martedì 7 marzo 2017

Trump ha firmato il nuovo Muslim Ban

Con il nuovo provvedimento si blocca per 90 giorni l'ingresso nel paese dei cittadini musulmani provenienti da Iran, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen

Il nuovo ordine esecutivo sull'immigrazione entrerà in vigore il 16 marzo 2017. Credit: Jonathan Ernst

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato il nuovo ordine esecutivo sull'immigrazione. Con il nuovo provvedimento si blocca per 90 giorni l'ingresso nel paese dei cittadini musulmani provenienti da Iran, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen.

Trump aveva già tentato di rendere operativo questo provvedimento varato per la prima volta il 27 gennaio 2017, ma aveva trovato opposizione nel paese ed era stato fermato in sede giudiziaria dopo una serie di ricorsi legali.

La disposizione del presidente nella sua nuove versione non includerà i cittadini iracheni per i quali le autorità locali esercitano già una serie di controlli rafforzati. Inoltre, è stata resa ancora più chiara l'esclusione dal blocco dei cittadini che sono residenti da lungo tempo negli Stati Uniti.


Kellyanne Conway ha fatto riferimento a un diverso trattamento riservato ai rifugiati siriani. Nel precedente testo non si rendeva chiara per i cittadini di questa nazionalità la durata del blocco che sarà ora equiparata a quella prevista per i rifugiati degli altri paesi, fissata a 120 giorni.

Nei mesi di blocco le autorità dovranno esaminare i singoli casi e stabilire se ci sono effettivi sospetti di legami terroristici. A occuparsi dei controlli sarà il Dipartimento per la sicurezza nazionale che provvederà poi a chiedere ai singoli paesi dei miglioramenti nelle loro procedure ed essere così riammessi al programma per l'integrazione dei rifugiati.

Accanto alla lista dei cittadini esclusi ci sono anche diverse eccezioni che contemplano alcune categorie di lavoratori come chi viaggia per affari, chi svolge professioni mediche e chi ha relazioni familiari negli Stati Uniti.

I detentori di visti e carta verde saranno protetti e potranno viaggiare negli Stati Uniti.

Fonte: The Post Internazionale

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