sabato 18 marzo 2017

La sparatoria all’aeroporto di Parigi Orly

Un uomo è stato ucciso dopo che aveva provato a rubare la pistola a una soldatessa: non ci sono feriti tra i passeggeri, l'aeroporto è stato evacuato

(CHRISTOPHE SIMON/AFP/Getty Images)

Sabato mattina un uomo è stato ucciso dalle forze dell’ordine francesi dopo che aveva provato a rubare la pistola a una soldatessa all’aeroporto di Parigi Orly, che si trova nella periferia sud della capitale francese. Non ci sono stati feriti tra i passeggeri durante la sparatoria. L’uomo, ha spiegato il ministro dell’Interno Bruno Le Roux, ha buttato a terra la soldatessa – che fa parte dell’aeronautica francese – e ha provato a toglierle l’arma: altri due soldati che erano con lei hanno sparato all’uomo, uccidendolo. Le Roux ha detto che l’aggressore era conosciuto dalla polizia francese, e che secondo le informazioni disponibili è lo stesso che circa un’ora e mezza prima, verso le sette di mattina, aveva sparato contro un agente di polizia dopo essere stato fermato a un posto di blocco a Garges-lès-Gonesse, una località vicino a Saint-Denis, a nord di Parigi. L’agente di polizia è rimasto lievemente ferito alla testa. L’uomo è stato poi avvistato nuovamente in un bar di Vitry-sur-Seine, poco a nord dell’aeroporto, dove ha rubato un’altra automobile minacciando una donna con una pistola, prima di raggiungere l’aeroporto.

I giornali francesi scrivono che l’aggressore era francese ed era nato nel 1978. Era già stato arrestato nel marzo del 2016, scrive Le Figaro, e aveva precedenti per rapina a mano armata e traffico di stupefacenti. Citando una fonte di polizia, Le Figaro scrive che l’uomo si era radicalizzato.

Subito dopo l’aggressione è stata condotta un’operazione di polizia per verificare che l’aeroporto fosse sicuro e che l’aggressore non avesse con sé dell’esplosivo: i passeggeri sono stati evacuati, e molti voli sono stati dirottati all’aeroporto di Parigi Charles De Gaulle. L’operazione è conclusa, ma l’aeroporto è ancora chiuso. Il portavoce del ministero dell’Interno Pierre-Henry Brandet ha detto che è stata avviata un’indagine per stabilire se l’aggressione avesse scopi terroristici: ha definito questa ipotesi «probabile», visto che l’uomo ucciso era già conosciuto dalla polizia.


Reuters dice che secondo alcune sue fonti il padre e il fratello dell’uomo ucciso sono stati fermati dalla polizia.

Fonte: Il Post

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