Un incredibile episodio è accaduto nei giorni scorsi a Foligno:
un ragazzo è stato aggredito da altre sette coetanei perchè leggeva "Il Fatto Quotidiano", il quotidiano che da poche settimane è nelle edicole e sta avendo un notevole successo, grazie alle tante firme di cui si avvale:
Marco Travaglio, Antonio Padellaro, Barbacetto e così via. Il ragazzo aggredito ha raccontato i fatti in una lettera che ha inviato a
"Il Fatto Quotidiano", e che è stata pubblicata:
"Vorrei segnalare quello che mi è accaduto questa mattina. Mentre andavo nella biblioteca pubblica con i miei amici, ci siamo fermati all'edicola per acquistare il Fatto Quotidiano. Appena l'ho chiesto, l'edicolante ha fatto una battuta sostenendo che è un giornale comunista e via dicendo. Sicuramente non andrò più in quell'edicola, ma la cosa grave è un'altra: aspettando l'apertura della biblioteca siamo stati avvicinati da un gruppetto di sette ragazzi delle superiori che hanno iniziato ad apostrofarci con insulti. Poi spinte e un calcio. Oltre a me e al mio amico, con noi c'erano tre ragazze. Il tutto è successo nell'indifferenza della piazza dove si tiene il mercato cittadino. Fortunatamente è intervenuta una volante della polizia e di comune accordo abbiamo deciso di non sporgere denuncia per far capire a quei ragazzi che esiste un altro modo per affrontare le cose. Mi domando come sia possibile che alcuni politici istighino alla violenza in modo così impunito. Ma soprattutto mi domando quanti pochi punti di riferimento abbiano questi ragazzi visto che si sfogano in modi così estremi. Con ammirazione e fiducia. Christian Sabbatini da Foligno".
Si tratta dell'ennesima dimostrazione della violenza contenuta nelle parole e nelle frasi degli esponenti del Pdl, che in questi giorni hanno additato Marco Travaglio come "mandante morale" della presunta aggressione di Massimo Tartaglia contro Berlusconi domenica scorsa in piazza del Duomo. In questa maniera si espone la gente a questi episodi, solo per avere scelto un quotidiano che non sia il Giornale o Libero. Ed è interessante anche la reazione del giornalaio. Si tratta di una persona che in genere conosce quello che vende; definire "comunista" un quotidiano come quello di Travaglio è come definire "verde" la neve. Certo, è un quotidiano che critica il governo quando sbaglia, ma Travaglio non è certo di sinistra.
E' quindi questo l'esempio del "partito dell'amore", di cui si vanta Berlusconi? Però è l'ovvia conseguenza del gridare tutti i giorni e tutte le settimane contro Marco Travaglio, reo di riferire le disavventure giudiziarie del premier.
2 commenti:
Attenzione tra un po si corre il rischio di essere picchiati se si viene anche solamente sorpresi a bisbigliare, peggio se se ne parla, le faccende che riguardano l'Innominato. Dai Promessi Sposi "questo matrimonio non s'ha da fare" al Promesso Imperatore d'Italia "questa cosa non s'ha da dire". Pena il taglio della lingua.
travaglio riscuote le stesse simpatie del premier ! L'unica differenza che a lui non sono ancora riusciti a centrarlo !
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