Tutto scorre senza che accada niente oltre parole di circostanza e inutili. Fabbriche che chiudono, operai che salgono sui tetti o si danno fuoco, l'istruzione presa a calci da una ministra incompetente, la giustizia che viene riformata per garantire l'impunita' a delinquenti, assassini, truffatori al solo scopo di tenere lontano dalla galera il Presidente del Consiglio, la cosa pubblica che viene privatizzata nel completo silenzio, la volonta' dei cittadini calpestata stracciando il risultato di alcuni referendum come quello sul nucleare e l'immunita' parlamentare.
In questo caos i nostri ministri offendono il ricordo di una ragazza morta un anno fa dopo 15 anni di vita vegetativa ed offendono il dolore di un padre che ha dovuto combattere anni per far rispettare il volere della propria figlia. Oppure compiono pellegrinaggi per ricordare un politico truffatore, che si e' dato alla latitanza pur di non scontare la pena alla quale era stato condannato, e lo trasformano in un eroe.
Nel frattempo per mettere a tacere un figlio di mafioso che parla a ruota libera sulle collusioni fra mafia e politica, invece di lasciare ai giudici il compito di fare chiarezza in tempi brevi, si cerca di imbavagliare quest'uomo e le sue dichiarazioni per non portare alla luce cio' che e' noto a tutti da tempo: un'organizzazione come la mafia non potrebbe esistere se non con la complicità della politica.
In mezzo a tutto questo scempio il Berlusconi annuncia la creazione di una fantomatica Universita' del pensiero liberale. Non contento infatti degli ottimi risultati ottenuti con le sue televisioni lavacervelli, ora si vuole dedicare anche all'istruzione per indottrinare da subito i giovani e plasmare le loro menti a suo piacimento. Un altro modo per soggiogare il paese ed indottrinare i ragazzi che si apprestano a raggiungere la maggiore eta' e quindi a votare in modo da coronare il suo sogno: quello di arrivare ad una percentuale di consensi di almeno il 90%.
Che cosa stiamo a fare qui ancora a scrivere, protestare, salire sui tetti, sprecare parole?
4 commenti:
1.) Scendere in strada e nelle piazze a far sentire la nostra voce. Tutti i dì, 2 volte al dì, prima e dopo i pasti.
2.) Alle votazioni far verbalizzare al presidente di seggio che, in quanto non rappresentati, non intendiamo votare. Il nostro non voto non potrà essere ripartito fra maggioranza e OPPIOsizione.
Turarsi il naso per votare il meno peggio equivale a spararsi negli zebedei.
Il quadro della situazione italiana: una realtà triste e sconcertante. Tranne per quelli a cui Berlusconi ha lavato il cervello...
Questo fa capire che il mondo è allo sfascio. La Bibbia lo ha predetto. Si sta adempiendo ogni virgola. Meno male che la Bibbia ci da una speranza, altrimenti c'è da suicidarsi, leggendo le notizie di corruzione, omicidi eccetera.
Questo fa capire che il mondo è allo sfascio. La Bibbia lo ha predetto. Si sta adempiendo ogni virgola. Meno male che la Bibbia ci da una speranza, altrimenti c'è da suicidarsi, leggendo le notizie di corruzione, omicidi eccetera.
Posta un commento