Arriva in Italia e non si chiama Andrij Shevchenko. Si chiama "cittadino ucraino". Un cittadino che ti fa sentire orgoglioso di essere italiano, anzi napoletano. Che ti fa credere ancora in valori come la giustizia l'onestà. Che ti fa ignorare la Lega Nord e ti fa odiare il razzismo. Arrivano in Italia quei momenti, come ieri.
Un cittadino ucraino ha fatto arrestare due vigili urbani a Napoli, ai Colli Aminei. Due vigili gli hanno chiesto la patente, e lui ha mostrato la sua patente ucraina. Ma non andava bene. Allora gli hanno chiesto 100 euro. Due banconote da 50, una a testa. L'ucraino si allontana per andare a prendere i soldi ma invece va a denunciarli. Ed è così che C. R., 53 anni, e F. S. , 57 anni, ieri sono finiti in carcere.
E finivano in carcere proprio mentre arrivavano le condanne dai due ai sette anni di reclusione per i 26 vigili, tecnici e funzionari del Comune di Giugliano, accusati di aver ricevuto tangenti e regali per non intervenire sugli abusi edilizi nel territorio.
E finivano in carcere 7 mesi dopo altri due loro colleghi, arrestati per aver intascato una tangente di 800 euro da un cantiere in Piazza Dante.
A volte sai, un cittadino ucraino è in grado di smascherare l'altra parte di Gomorra. Quella dei palazzi, delle divise e dei colletti bianchi. La Gomorra della gente per bene, quella che non finisce nei libri o nei giornali, o se ci finisce non è intestata a nomi e cognomi, ma ad acronimi.
Ed invece di ricevere una medaglia riceve un calcio in culo. Trenta euro e una merenda in qualche cantiere o in qualche negozio abusivo. Con la consapevolezza che il giorno dopo, nel bene e nel male, sui giornali sarà e resterà sempre un "cittadino ucraino".
Fonte: Cogito Ergo Vomito
2 commenti:
E noi italiani quando potremmo chiamarci cittadini ucraini?
Se tutti i cittadini ucraini sono come lui, benissimo!!
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