Alcuni amici che conosco e che votano a destra mi prendono costantemente in giro su Antonio Di Pietro. Mi spiego meglio: ironizzano sul fatto che Di Pietro non sappia parlare bene l'italiano. Insomma, mi rivolgono frasi del tipo: "Il tuo leader non sa l'italiano", "E' ignorante", "Non sa parlare e non si capisce niente quando parla". Sapete che io sono un elettore dell'Idv. La cosa non mi infastidisce affatto, ma certamente non posso negare che non sia un grande comunicatore e che abbia difficoltà ad esprimersi dignitosamente e correttamente. Ho seguito molti suoi comizi e vi posso assicurare che spesso ci è scappata la risata, soprattutto quando ha usato espressioni dialettali o modi di dire bizzarri. E' vero, oggi in politica bisogna essere degli ottimi comunicatori. Insomma farsi capire bene dai propri elettori e simpatizzanti. Berlusconi ad esempio è un grande comunicatore. Non posso negarlo. Al di la del mio odio verso di lui (odio politico si intende). Di Pietro magari non lo è probabilmente perchè non ha proprio la tempra da politico. Anche perchè è stato un ex magistrato. Magari si esprimerà bene a livello giuridico. Non so se ho reso l'idea.
Molte volte però rifletto su una cosa: è vero che Di Pietro non sa esprimersi benissimo rispetto a Berlusconi, ma sarà poi tanto grave? Cioè, voglio dire: non è più grave ledere quotidianamente la Costituzione? Non è più grave accusare ogni giorno tutti di essere comunisti? Non è più grave fare battute idiote che danneggiano l'immagine dell'Italia all'estero? Non è più grave imbavagliare l'informazione? Sarei curioso di leggere qualche vostra opinione.
8 commenti:
Caro Andrea,
ti ringrazio per aver stuzzicato la mia indole polemica.
A quanto pare i nostri avversari politici o a chi più semplicemente non sta simpatico Di Pietro l'unica cosa che sanno sempre dire è che non sa parlare in italiano, non sa i congiuntivi, etc. etc. etc.
Certo, non è che sia quel "dicendi peritus" che amava Cicerone, ma sicuramente nel panorama politico italiano (e forse europeo) è uno dei pochi che sa far infervorare le masse.
Sai anche mia nonna non era tanto brava con l'italiano, ed era un persona estremamente semplice. E proprio questa sua semplicità nello spiegarsi e nel farsi capire la rendeva eccezionalmente amata da chi le stava vicino. Anche perchè riusciva a trattare temi molto difficili con poche parole, precise e dirette. E capitava spesso che la gente andava da lei per farsi spiegare le cose.
Era una leader nata, anche se non sapeva l'italiano a menadito.
Era quasi un'istituzione nel rione dove abitavamo.
Come mia nonna, anche Tonino è amato ed apprezzato da molte persone (anche gente laureata) proprio perchè ha questo dono di farsi capire dalle persone anche senza fare "aulici poemi".
Insomma AdP incarna quello che è lo spirito più genuino dell'italiano medio, che non ama tanti fronzoli, ma va subito al dunque del problema. Non dimentichiamoci anche delle sue radici contadine di cui va giustamente fiero che lo portano ancora di più ad essere uno che il risultato se lo coltiva....
Credo infine che nella vita dobbiamo imparare a capire se vogliamo vivere di forma o di contenuto.
Io sono fortemente convinto di voler vivere e riempire la mia vita di contenuti, la forma la lascio ai cicisbei.
Polemicamente vostro,
Ovidius
Credo che comunicazione non equivalga a perfetta sintassi e grammatica. Di Pietro è sicuramente un grande comunicatore, nonostante abbia evidentemente qualche difficoltà con la lingua italiana. Si fa capire alla perfezione, difficilmente i suoi discorsi sono poco chiari, al contrario di altri, forbiti e levigati quanto si vuole, ma assolutamente privi di contenuto (vero Bersani?).
Certo che un corso di dizione, perlomeno, potrebbe farlo...
Sono d'accordo con te ma solo in parte. TUTTI dovremmo saper parlare bene in italiano, non solo Di Pietro, sennò per cosa studiamo a fare? Non fa piacere ascoltare chi, per ogni frase, dice strafalcioni o parole dialettali.
Perché, ogni volta che mi collego al tuo blog, la mia chiavetta si disconnette? Anche loro tentano di mettere il bavaglio?!!!!
Volevo chiederti: cosa ne pensi della delusione di alcuni ragazzi che hanno scelto l'Idv e del caso de Luca? Pare siano rimasti un po' delusi da Di Pietro anche quelli de Il Fatto.
Io invece credo che Di Pietro sia un grandissimo comunicatore(teoria della narrazione emotiva).Ad esempio credete che sia un caso la presenza di un fotografo il 15 di agosto nelle campagne di Montenero a riprendere Di Pietro su un trattore?Comunque bisogna andare sempre sui fatti sui contenuti e non sulla forma.Da questo punto di vista condivido pienamente cio' che riporta Andrea.Serena Serata
Che Di Pietro non sia un ottimo comunicatore è cosa risaputa e credo non sia di fondamendale importanza ma sicuramente non è questo che farà allontanare degli elettori che si era conquistato ma l'approvare la candidatura di De Luca in Campania sicuramente è un autogol.
Secondo me Di Pietro, nel suo parlare maccheronico, si fa capire fin troppo bene. E' questo che da fastidio: dice chiaramente cose che altri devono nascondere, dato che o ne sono colpevoli in prima persona oppure hanno superiori da difendere.
Sul caso De Luca, ammetto che anche io sono rimasto deluso, ma bisogna fare delle distinzioni: un conto è commettere scorrettezze, oppure nascondere nefandezze (Berlusconi con Bertolaso ad esempio, assolto immediatamente sulla fiducia). Un altro conto è accettare gioco forza un'alleanza sporca per fronteggiare una stuazione allucinante come quella Campana. Di Pietro su De Luca è stato molto chiaro, sono fiducioso sul fatto che sarà coerente nel caso la magistratura compia il suo corso.
Saluti a tutti.
Insomma, ci lamentiamo sempre della tv spazzatura, del decadimento culturale e della bassa levatura di questa classe politica, che vede risolversi questo spirito in sua emittenza SB. Fa ridere e un po piangere sapere che da tutto questo decadimento culturale ci difenderà uno che "bisticcia con l'italiano".
Trovo volgare, grave e fastidioso che un cittadino non sappia l'Italiano o si produca ripetutamente in chiari strafalcioni. Di Pietro non è esente.
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