Beppe Grillo si era fatto promotore dell'ingresso dei M5s nel gruppo parlamentare liberale ed europeista. Credit: Reuters
Il capogruppo dell'Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa (Alde) Guy Verhofstadt, ha annunciato nella serata di lunedì 9 gennaio la rinuncia all'alleanza con il Movimento cinque stelle nel parlamento europeo.
"Sono arrivato alla conclusione che non ci sono sufficienti garanzie per portare avanti un'agenda comune per riformare l'Europa" ha dichiarato l'ex premier belga aggiungendo che "non c'è abbastanza terreno comune per procedere con la richiesta del Movimento 5 Stelle di unirsi al gruppo Alde”, perché “rimangono differenze fondamentali sulle questioni europee chiave”.
Sul blog di Beppe Grillo non si è fatta attendere la prima reazione: "L'establishment ha deciso di fermare l'ingresso del Movimento 5 Stelle nel terzo gruppo più grande del Parlamento Europeo. Questa posizione ci avrebbe consentito di rendere molto più efficace la realizzazione del nostro programma. Tutte le forze possibili si sono mosse contro di noi. Abbiamo fatto tremare il sistema come mai prima. Grazie a tutti coloro che ci hanno supportato e sono stati al nostro fianco", commenta il leader dei Cinque stelle.
Questa mattina gli iscritti al Movimento Cinque Stelle avevano approvato il passaggio nel gruppo parlamentare liberale ed europeista (sostenuto in passato da figure politiche come Romano Prodi e Mario Monti) con il 78,5 per cento dei voti favorevoli.
La consultazione era stata indetta ieri da Beppe Grillo per decidere se accettare di cambiare schieramento dentro il parlamento europeo e lasciare l’Efdd, il gruppo euroscettico al quale apparteneva anche il partito indipendentista britannico Ukip e il protagonista della Brexit Nigel Farage.
Fonte: The Post Internazionale
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