domenica 22 gennaio 2017

Le ricerche nell’hotel Rigopiano

In tutto sono state salvate nove persone, ma nessuna dopo la notte tra venerdì e sabato: rimangono ancora 23 dispersi

(ANSA/ US/ DIFESA)

Nella notte tra il 21 e il 22 gennaio i vigili del fuoco hanno continuato le ricerche delle 23 persone che risultano disperse dentro all’Hotel Rigopiano, l’albergo di Farindola sul Gran Sasso ricoperto da una grande valanga mercoledì 18 gennaio. Dopo le quattro persone estratte vive tra venerdì notte e sabato mattina, nessun’altra persona è stata salvata, anche se a partire da sabato mattina i giornali avevano parlato di nuove voci provenienti dall’interno dell’hotel, che non erano però state localizzate dai soccorritori. Nella giornata di sabato la Protezione Civile ha smentito che siano state individuate altre persone vive, spiegando che quelli che si sentono sembrano soprattutto rumori, forse causati dai cedimenti della struttura dell’hotel. In totale, le persone estratte vive sono state nove, mentre i morti accertati sono cinque.

Domenica le ricerche dei vigili del fuoco continueranno. Tra le persone salvate finora ci sono Gianfilippo e Ludovica Parete, i due bambini figli di Giampiero, cuoco di Pescara che era all’esterno dell’albergo al momento della valanga e che ha dato l’allarme. Anche Adriana Vercerao, moglie di Parete, è stata estratta viva. Altri due bambini (senza i genitori) e quattro adulti (tra cui una coppia) sono tra le persone salvate. I soccorsi sono riusciti a raggiungere le persone estratte vive finora attraverso una zona che si trova sopra l’area della piscina dell’albergo, l’unica rimasta parzialmente scoperta dalla neve. Le persone salvate nel corso della notte tra venerdì e sabato, trovate grazie ai cani da valanga, erano in una stanza diversa rispetto ai quattro bambini recuperati venerdì. Le ricerche sono complicate dal freddo e dall’enorme quantità di neve, che si è insinuata negli ambienti dell’albergo rendendo difficili gli spostamenti al suo interno: i vigili del fuoco devono riuscire a completare i soccorsi prima che cedano le travi che finora hanno resistito al peso della neve, consentendo ad alcune delle persone che si trovavano nell’hotel di non essere schiacciate e avere aria da respirare.

(La ricostruzione della struttura dell’Hotel Rigopiano e il succedersi dei soccorsi fino al 20 gennaio, fatta da Ansa Centimetri; dopo la realizzazione del grafico altre quattro persone sono state messe in salvo)

I vigili del fuoco hanno pubblicato il video del salvataggio dei tre bambini, tra cui la figlia di Parete, avvenuto ieri. Dopo essere stati recuperati, i bambini sono stati portati in ospedale a Pescara. Secondo i medici si sono salvati perché indossavano vestiti pesanti e non si trovavano direttamente a contatto con la neve. I sopravvissuti si trovano ancora all’ospedale, ma tranne una persona che è stata operata al braccio, non hanno problemi di salute. Il ricovero proseguirà in ogni caso anche per offrire loro sostegno psicologico.


La procura di Pescara ha aperto un’indagine per omicidio colposo. I primi soccorritori sono arrivati all’albergo molte ore dopo la valanga usando gli sci. I mezzi di soccorso sono potuti arrivare in zona solo nella tarda mattinata del giorno dopo, perché la strada di accesso era bloccata da alberi caduti e altre valanghe. Per buona parte della notte gli ospiti dell’Hotel Rigopiano sono quindi rimasti isolati e senza possibilità di comunicare le loro condizioni, al freddo e probabilmente senza energia elettrica. L’indagine riguarda la tempistica dei soccorsi e la valutazione dei rischi da parte di prefettura e protezione civile prima della slavina.

Fonte: Il Post