giovedì 29 aprile 2010

Libertà di informazione

I più potenti controllano l’informazione per far passare solo le notizie loro favorevoli, per censurare le altre o addirittura per ribaltare la realtà.

Queste non sono parole propagandistiche prive di sigificato. Ecco solo due esempi:

1) Nel 2007 mentre si discuteva dei “DICO” (coppie di fatto) il Papa si affrettò a raccomandare ai vari governi di non emettere leggi in favore di coppie non unite da regolare matrimonio. Il portavoce del Governo spagnolo gli rispose che era dovere del governo tutelare tutti i cittadini senza fare discriminazioni, indipendentemente dalle loro scelte di vita. La notizia comparse su qualche giornale locale di controinformazione e fu possibile così vederla anche in rete. Dopo due giorni però era completamente scomparsa anche dalla rete ed al suo posto compariva soltanto una pagina bianca.

2) E’ noto e più recente il caso della notizia diffusa dalla RAI a cura del suo direttore di rete Minzolini (poi intercettato mentre parlava con Berlusconi il quale gli faceva pressioni per sbarazzarsi della trasmissione ANNOZERO), dell’assoluzione di David Mills, il legale processato per aver ricevuto 600.000 dollari da Berlusconi in cambio della falsa testimonianza in 2 processi a carico del premier. L’assoluzione di Mills sarebbe stata la dimostrazione di innocenza di Berlusconi che evita (a suon di leggi) di essere processato per essere il corruttore. David Mills, contrariamente a quanto dichiarato dal TG1, è stato condannato al risarcimento ma il processo penale è andato in prescrizione perché trascorsi 10 anni ed è intervenuta una legge in suo favore che porta la prescrizione da 15 a 10 anni.

Per fare l’elenco delle informazioni censurate, distorte, manipolate occorrerebbero archivi mastodontici. La rete è più difficile da controllare per questo la libertà di espressione in internet deve essere difesa con le unghie e con i denti. Un’invito che posso rivolgere ai lettori appassionati (o disgustati) dalla politica, è quello di ascoltare i dibattiti del Parlamento e del Senato che vengono trasmessi in diretta dalla radio sulle frequenze di GRParlamento e Radio Radicale.

L’ascolto diretto dei dibattiti permette di conoscere la posizione dei singoli parlamentari e senatori e capire se sono coerenti con quanto propagandano. Ci si può rendere conto, ad esempio, che c’è una maggioranza che sostiene la mancanza di copertura finanziaria per il sostegno di lavoratori cassaintegrati o che hanno perso il lavoro mentre si parla di spendere cifre enormi per grandi opere e centrali nucleari.

A proposito di informazione mi chiedo perché il Presidente Napolitano (ai TG di ieri 27.04.2010) raccomanda ai magistrati di non entrare in politica e di non candidarsi nei territori in cui erano impegnati professionalmente. Non una parola sugli indagati e sui condannati che sono già “onorevoli”. Probabilmente si preoccupa perché i magistrati potrebbero far conoscere fatti di cui ci sarebbe da vergognarsi ad esempio su quanto accaduto nella “guerra fra le procure di Catanzaro e Salerno”. Su questo però il discorso sarebbe lungo. C’è solo da sperare che la verità e la giustizia possano trionfare, che i complotti vengano resi pubblici e che ogni disonesto coinvolto paghi per le proprie responsabilità.

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