giovedì 8 aprile 2010

La Ru486, ovvero una non-notizia


In Italia l'interruzione di gravidanza è legale dal 22 maggio del 1978, data in cui è stata approvata la Legge 194: da allora, com'è agevolmente riscontrabile facendo un giretto su Wikipedia, gli aborti sono stati praticati utilizzando una varietà di tecniche diverse, senza che i giornali abbiano mai avvertito l'esigenza di pubblicare un titolo grosso così ogni volta che ne veniva impiegato uno nuovo; il fatto che l'ultima di queste tecniche abbia carattere farmacologico anziché chirurgico non cambia alcunché, se si eccettua il fatto che si tratta di un metodo assai meno invasivo per il corpo umano rispetto ai precedenti, così come avviene normalmente in una miriade di altre applicazioni della medicina e della chirurgia.

Se ne desume con ogni evidenza che l'introduzione della Ru486 in vari ospedali italiani è una vera e propria non-notizia. La notizia, quella vera, ci sarà quando qualcuno si rifiuterà concretamente di utilizzarla: siccome ho paura che la cosa avverrà molto presto, consiglierei agli amici giornalisti di risparmiare l'inchiostro per quel momento.

1 commento:

Francesca ha detto...

Sono contraria all'aborto, in ogni sua forma, ma favorevole ai metodi di contraccezione che non lo provocano. Basta essere responsabili e non fare le vittime, con frasi del tipo: "Non sai quanto sia doloroso per una donna prendere questa decisione!"
Comunque condivido l'articolo: è una non notizia!