La sindaca di Roma Virginia Raggi durante il concerto della Cappella Musicale Pontificia Sistina e della JuniOrchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, presso la Basilica di Sant'Eugenio, Roma, 14 febbraio 2017 (ANSA/ ANGELO CARCONI)
Sui giornali di oggi ci sono diverse novità sul caso giudiziario e politico che coinvolge Virginia Raggi, sindaca di Roma, Salvatore Romeo, ex capo della segreteria di Raggi, e Raffaele Marra, ex capo del personale del comune arrestato con l’accusa di corruzione lo scorso dicembre. Si parla di una nuova polizza vita in cui Raggi è indicata come beneficiaria e di una cassetta di sicurezza di Romeo che sarebbe stata svuotata subito dopo l’arresto di Marra.
Virginia Raggi è indagata per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico per le modalità della nomina di Renato Marra – fratello di Raffaele, che era vicecapo della Polizia Municipale – a capo del dipartimento Turismo del comune di Roma. Il 2 febbraio, giorno in cui Raggi è stata ascoltata per otto ore dai magistrati della procura di Roma, sui giornali era stata pubblicata la notizia per cui ci fossero due polizze vita sottoscritte da Salvatore Romeo e in cui Raggi era indicata come beneficiaria. Per i pubblici ministeri il fatto non è penalmente rilevante. Il 6 febbraio anche Salvatore Romeo è stato indagato per il caso delle nomine.
Sui principali giornali di oggi si dice che Salvatore Romeo abbia aperto una terza polizza vita in favore di Virginia Raggi del valore di 8 mila euro, e che lo abbia fatto dopo che la sindaca era stata convocata dai magistrati. Prima di quest’ultima, le polizze vita erano due: erano state sottoscritte nel gennaio del 2016, una era del valore di 30 mila euro, l’altra di 3 mila. La terza sarebbe stata attivata il 26 gennaio del 2017, dopo che Raggi aveva ricevuto un invito a comparire da parte della procura e prima del suo interrogatorio. Su Repubblica, Carlo Bonini dice che la modalità della polizza da 8 mila euro è uguale a quella della polizza da 30 mila euro: Raggi ne risulta beneficiaria e avrebbe potuto incassarne il valore solo in caso di morte di Romeo. Quando Raggi era stata interrogata all’inizio di febbraio, la polizia aveva rintracciato soltanto le prime due polizze e della terza non era ancora a conoscenza. Quando invece, qualche giorno dopo, è stato interrogato Romeo, gli è stato chiesto anche della terza polizza: Romeo avrebbe risposto di averla attivata «per affetto» verso Raggi in un momento per lei piuttosto complicato.
Il Corriere della Sera ipotizza che la mossa di Romeo – attivare con una tempistica un po’ sospetta una terza polizza – sia in realtà «una manovra per mettere Raggi in difficoltà», e aggiunge che sono stati disposti nuovi accertamenti. Carlo Bonini su Repubblica fa invece una congettura ancora più complicata:
«Che la mossa di Romeo, in quell’ultima settimana del gennaio scorso, sia studiata. E lo sia per precostituirsi la spiegazione che lui stesso si prepara a dare ai pm, secondo la quale quell’accendere assicurazioni a beneficio di ignari “amici” e “persone stimate” sia una prassi così innocua e “seriale” che aveva ritenuto di doverla e poterla proseguire anche nel pieno di un’inchiesta che lo coinvolgeva insieme alla beneficiaria (la Raggi) e che aveva quale suo oggetto proprio l’esame della natura e del fine di quelle polizze. Decisive per comprendere l’esistenza o meno di un conflitto di interesse».
L’altra notizia di oggi ha a che fare con una cassetta di sicurezza che sarebbe stata scoperta nelle indagini patrimoniali di qualche settimana fa. La cassetta risulterebbe aperta dal 2011, collegata a un conto corrente intestato a Romeo e per la quale Romeo avrebbe indicato come “comodataria”, cioè utilizzatrice, una sua amica. Risulterebbe anche, secondo quanto scrivono oggi i giornali, che questa cassetta sia stata aperta e svuotata completamente il 19 dicembre scorso; tre giorni prima, il 16 dicembre, Marra era stato arrestato con l’accusa di corruzione. Il 19 dicembre era un lunedì e quindi era il primo giorno utile di apertura della banca dopo l’arresto di Marra, avvenuto il venerdì precedente. Il Corriere dice che la casa della donna amica di Romeo sarebbe stata perquisita e lei interrogata: avrebbe confermato la versione di Romeo senza dire però niente sul contenuto della cassetta. Repubblica aggiunge che la donna avrebbe parlato genericamente di «documenti».
Fonte: Il Post
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