I ribelli armati houthi in Yemen sono appoggiati dall'Iran e si contrappongono alle forze governative sostenute da una coalizione dell'Arabia Saudita. Credit: Fawaz Salman
Il generale Ahmed Saif al-Yafei, capo di Stato maggiore delle forze governative yemenite, è stato ucciso nella mattinata di mercoledì 22 febbraio da un missile balistico che ha colpito la città costiera di al-Mokha, in Yemen, sul mar Rosso.
L’attacco è stato compiuto nelle prime ore della mattina dai ribelli armati houthi, rivali delle forze yemenite fedeli al presidente deposto Abd-Rabbu Mansour Hadi.
A riferirlo all'agenzia di stampa britannica Reuters è stata una fonte militare.
Anche l’emittente televisiva di proprietà saudita Arabiya tv ha confermato la morte del generale.
La città di al-Mokha si trova vicino allo stretto di Bab al-Mandab, attraverso il quale passa gran parte del petrolio mondiale, e dal gennaio scorso è sotto il controllo della fazione degli houti, sostenuti fra gli altri anche dall’Iran.
Nel contesto della guerra civile in Yemen, il presidente Abd-Rabbu Mansour Hadi è stato appoggiato dall’Arabia Saudita dopo la sua estromissione dalla capitale Sanaa da parte delle forze houthi nel 2014.
Fonte: The Post Internazionale
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