Un ribelle vicino a membri dell'esercito siriano a Homs, in Siria. Credit: Omar Sanadiki
Due uffici delle forze di sicurezza siriane nella città occidentale di Homs sono stati attaccati sabato 25 febbraio 2017. Quarantadue persone sono rimaste uccise.
Gli attacchi sono stati condotti con attentatori suicidi e con armi da fuoco. I luoghi colpiti sono il quartier generale delle forze militari della città, dove è stato ucciso anche il capo della sicurezza insieme ad altre 29 persone, e un distaccamento della sicurezza di stato, dove a perdere la vita sono state altre 12 persone, secondo quanto riporta l'Osservatorio siriano per i diritti umani.
In totale sei attentatori suicidi si sarebbero fatti saltare in aria secondo la televisione di stato siriana. La quale ha riportato che in precedenza si erano svolti alcuni scontri nei distretti siriani di al-Ghouta e al-Mohata.
I ribelli appartenenti al gruppo Tahrir al-Sham hanno scritto in un post sui social network che si è trattato di cinque attentatori, ma non hanno rivendicato l'attacco. Il fronte di Tahrir al-Sham è composto da vari gruppi tra cui anche Jabhat Fateh al-Sham, ex fronte al-Nusra legato ad al-Qaeda.
Fonte: The Post Internazionale
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