Sebbene sia previsto dall'articolo 88 della Costituzione, non si può sciogliere una sola Camera semplicemente perché:
1) I tre scioglimenti (1953-1958-1963) erano solo effettuati per motivi tecnici: Camera e Senato avevano legislature diverse (rispettivamente 5 e 6 anni) e per far svolgere contestualmente le elezioni si scioglieva la Camera dei deputati. Per questo, nel 1963, hanno equiparato la legislatura delle due camere.
2) Scioglimenti per motivi politici e per salvare il Governo non ce ne sono mai stati: anche perché sciogliere la camera che esprimesse un'opinione difforme da quella del Governo sarebbe una punizione per questo dissenso (ma sappiamo che a Berlusconi il dissenso piace molto poco). Senza contare che il nostro bicameralismo è paritario: su quale fondamento sciogliere la camera che esprime, legittimamente, il proprio dissenso?
3) Lo scioglimento di una sola camera può avvenire esclusivamente perché quella camera non funzioni correttamente: la vita istituzionale ne sarebbe danneggiata. In questo caso si vogliono perseguire obiettivi diversi. E se, rivotando, alla Camera Berlusconi perde? Si avrebbero maggioranze diverse e quindi si riproporrebbe il problema. Si dovrebbero sciogliere, a questo punto, anche ambo le camere e si dovrebbe andare a votare due volte nell'arco di pochi mesi. Ma anche se le maggioranze fossero omogenee, si voterebbe per il Senato nel 2013 e per la Camera dei Deputati nel 2015: si ritornerebbe al punto 1, e quindi nel 2013 si dovrebbe sciogliere nuovamente la Camera dei Deputati.
4) Per quanto ne possa dire Berlusconi, è il Presidente della Repubblica che scioglie le Camere. Certo le consultazioni sono una prassi costituzionale anche molto saggia, ma non lo decide Berlusconi quale Camera sciogliere, nè decide Berlusconi se andare a votare: prima di sciogliere le camere il presidente della Repubblica DEVE valutare se è possibile trovare un'altra maggioranza che termini la legislatura e solo dopo che questo passaggio vada a vuoto si andrà a votare.
Per questo trovo inadeguato, oltre (e più che) Berlusconi, tutti quegli pseudodirigenti politici che non sanno nemmeno di che parlano. Gasparri stuuuuudiaaaaaa!!!
Alessandro Picarone
Fonte: Pensare è gratis
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