Secondo Francesco Borrelli, Commissario regionale dei Verdi Campani, Sessa Aurunca si prepara ad ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari. Di tutte le centrali disseminate sul territorio italiano, solo nel Comune tra Caserta e Latina si starebbero effettuando lavori per la costruzione di nuove vasche di contenimento. E a chiedersi il perché è anche il Comitato antinucleare del Garigliano: «Non si capisce che senso abbia costruire un’ulteriore vasca di contenimento dove stoccare scorie già messe in sicurezza, se poi a sua volta quest’opera dovrà essere demolita e i rifiuti tossici spostanti in un deposito nazionale».
A parlare è Giulia Casella, presidente del circolo di Legambiente di Sessa Aurunca intitolato ad Alfredo Petteruti, uno dei padri dell’ambientalismo locale, la quale aggiunge: «La vasca che stanno realizzando non sarà sufficiente a contenere tutte le scorie della centrale». La portavoce del Comitato antinuclearista sospetta che alla fine le vasche realizzate saranno più di una: «La sigla con cui viene chiamato il deposito “D1” - dice Casella - fa presupporre che prima o poi ne verranno realizzati degli altri».
I vertici della Sogin e il Ministero dello Sviluppo hanno assicurato che così non sarà, ma i dubbi continuano a farsi strada tra le gente, cosi come i timori relativi ad un’eventuale dispersione di radiottività.
Fonte: Terranews
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