Credit: AFP PHOTO / Paul FAITH
Tre persone sono morte in Irlanda e almeno 40 sono decedute in Spagna e Portogallo per il passaggio della tempesta Ophelia. Quello che era stato classificato come uragano e che ora è considerato una tempesta tropicale lunedì 16 ottobre si è abbattuto sulle coste irlandesi con venti che hanno raggiunto i 156 chilometri orari, mentre ha alimentato centinaia di incendi nella penisola iberica.
Ophelia potrebbe presto arrivare anche nel Regno Unito, dove, a Londra, ha già portato sabbie provenienti dal deserto del Sahara, che hanno colorato di arancione il cielo della capitale britannica.
La tempesta in Irlanda
Nella contea di Waterford, nel sud-est dell’Irlanda, una donna è morta dopo che un albero è caduto sulla sua auto, mentre la polizia irlandese ha confermato la morte di altre due persone per il passaggio di Ophelia sull’isola.
“Restate a casa, evitate spostamenti e attività all’esterno”, ha scritto su Twitter il primo ministro irlandese Leo Varadkar che, per l’occasione, ha mobilitato anche l’esercito.
Ryanair ha già cancellato più di 80 voli per i disagi causati dal passaggio di Ophelia. All’aeroporto di Dublino sono stati fermati più di 100 aerei. Oltre 360 mila persone sono al momento senza elettricità in Irlanda.
I disagi riguardano, in particolare, le città di Cork, Limerick, Tipperary e Galway. Il centro meteorologico irlandese ha emesso un’allerta di colore “rosso”, il livello di allerta massima.
Gli incendi in Spagna e Portogallo
Il passaggio dell’ex uragano sulle coste atlantiche ha alimentato gli incendi divampati nella penisola iberica nelle ultime ore.
La protezione civile portoghese ha confermato la morte di almeno 36 persone, mentre sono quattro le vittime decedute in Spagna a causa delle fiamme.
In Portogallo e Spagna, a memoria d’uomo, le perturbazioni atlantiche di grande intensità hanno colpito solo due volte: nel 1842 e nel 2005.
Fonte: The Post Internazionale
Nessun commento:
Posta un commento