Credit: Reuters
Dopo che per la prima volta un missile balistico nordcoreano ha sorvolato il Giappone lo scorso 29 agosto, la Corea del Nord ha fatto sapere che la mossa rappresenta solo il primo passo delle operazioni militari che ha intenzione di compiere nel Pacifico, aprendo ad altri possibili lanci.
Al centro delle nuove minacce c’è ancora una volta l’isola di Guam, che è territorio statunitense e ospita basi militari americane.
Il missile lanciato martedì 29 agosto dalla Corea del Nord ha sorvolato l’isola giapponese di Hokkaido, facendo scattare i sistemi di allarme nipponici, prima di cadere in mare.
Intanto, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in una riunione d’emergenza del 29 agosto ha condannato all’unanimità Pyongyang per il lancio del dispositivo. L’organismo Onu ha definito l’azione “scandalosa” e ha chiesto alla Corea del Nord di interrompere i test missilistici.
Il Consiglio di sicurezza ha detto che gli atti del paese asiatico rappresentano una minaccia per tutti i paesi Onu, ma non ha approvato nuove sanzioni verso Kim Jong-Un.
Russia e Cina sostengono che le attività militari degli Stati Uniti nel Pacifico hanno contribuito a far crescere la tensione e chiedono negoziati con Pyongyang. Invece, Giappone e Corea del Sud chiedono che sia “alzata al massimo” la pressione nei confronti della Corea del Nord, la cui condotta hanno definito “violenta”.
Fonte: The Post Internazionale
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