(AP Photo/Ariana Cubillos)
Venerdì 4 agosto si è insediata la nuova Assemblea costituente del Venezuela, voluta dal presidente Nicolas Maduro e dal suo partito, il Partito Socialista Unito del Venezuela, e osteggiata dalle opposizioni. L’Assemblea costituente è un organo composto da 545 membri che ha l’incarico di riscrivere la Costituzione, quasi sicuramente per consegnare ancora più poteri al governo socialista di Maduro. Dopo essersi insediata, l’Assemblea ha anche eletto all’unanimità la sua presidente: è Delcy Rodriguez, ex ministra degli Esteri e alleata di Maduro. Nel suo primo discorso da presidente ha definito “fascisti” quelli che si oppongono a Maduro e ha detto che l’Assemblea si rifiuterà di subire “interferenze straniere”. Molti stati si sono infatti rifiutati di riconoscere la validità dell’Assemblea costituente, e di recente l’ha fatto anche il Vaticano.
Mentre si insediava l’Assemblea ci sono state numerose manifestazioni in Venezuela: alcune a favore di Maduro, in cui si sono viste molte fotografie di Hugo Chávez, di cui Maduro è il successore; molte altre sono state fatte da chi si oppone a Maduro. Negli ultimi quattro mesi, da quando cioè si sono intensificate le manifestazioni dell’opposizione contro Maduro, si stima che almeno 100 persone siano morte negli scontri con gli agenti in tutto il paese, che 1.500 siano state ferite e che più di 500 siano state arrestate.
Come ha scritto il Guardian, la nuova assemblea è «interamente composta da persone leali al governo»: 181 membri su 545 arrivano da determinati gruppi sociali (tra loro: pensionati, indigeni, contadini e studenti) che l’opposizione accusa però di essere a servizio del presidente. Gli altri 364 membri sono stati scelti con delle elezioni organizzate nei distretti municipali. In tutto, I candidati erano circa 6mila.
Non è ben chiaro quante persone abbiano partecipato all’elezione dell’Assemblea costituente, ed è un dato importante, perché le opposizioni avevano chiesto di boicottare il voto. Il governo aveva parlato di 8 milioni di votanti, ma la società che ha gestito il voto ha detto che in realtà hanno votato meno persone, non si sa ancora quante in meno rispetto ai dati ufficiali. Intanto, venerdì 4 agosto è stato riportato agli arresti domiciliari Antonio Ledezma, uno dei due leader dell’opposizione che due giorni dopo il voto erano stati portato via dai servizi segreti venezuelani. Non si hanno invece notizie su Leopoldo López, l’altro leader.
L’attuale costituzione venezuelana fu scritta nel 2000, dopo l’elezione nell’anno precedente di una Assemblea costituente voluta da Chávez. Maduro ha detto che, in caso di ulteriori proteste, il suo governo è «pronto ad affrontare qualsiasi scenario». L’Assemblea costituente voluta da Chávez fu scelta nel febbraio 1999 e la nuova costituzione fu pubblicata nel marzo del 2000. Non è chiaro quanto potrebbe metterci questa Assemblea a scrivere la nuova costituzione. Osservatori e oppositori sostengono che Maduro voglia soprattutto guadagnare tempo, ritardando le elezioni il più possibile per rimanere al potere: non c’è infatti un termine entro il quale si prevede l’Assemblea costituente debba riscrivere la costituzione.
Fonte: Il Post
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