venerdì 20 novembre 2015

A che punto è l’inchiesta sugli attentati di Parigi? Domande e risposte

La scientifica esamina il palazzo di Saint-Denis dove è avvenuto un blitz della polizia il 19 novembre. (Benoit Tessier, Reuters/Contrasto)

Proseguono le inchieste sugli attentati di Parigi: la procura sta indagando sugli attentatori e sui loro complici. Anche a Bruxelles continuano le indagini, perché tre dei terroristi di Parigi erano residenti a Molenbeek, un quartiere di Bruxelles. Gli aggiornamenti sulle inchieste in cinque domande.

Quanti sono gli attentatori di Parigi?

La polizia ha identificato cinque attentatori finora: Samy Amimour (28 anni), Omar Ismaïl Mostefaï (29 anni), Bilal Hadfi (20 anni), Brahim Abdeslam (31 anni) e Salah Abdeslam (26 anni). I primi quattro sono morti negli attacchi, mentre Salah Abdeslam è latitante. Tre altri attentatori, morti negli attacchi, non sono ancora stati identificati. Quindi in tutto gli attentatori sarebbero otto, di cui uno in fuga.

Che fine ha fatto il latitante Salah Abdeslam?

Secondo alcuni testimoni, Salah Abdeslam è arrivato sul luogo dell’attentato, tra l’undicesimo e il decimo arrondissement di Parigi, a bordo di una Seat insieme a suo fratello Brahim e a un’altra persona. Mentre Brahim si è fatto esplodere, Salah è riuscito a scappare. Il terrorista è rimasto sette ore a Parigi dopo l’attentato, poi ha chiamato due complici a Bruxelles: Hamza Attou e Mohammed Amri.

I due sono andati a Parigi e hanno preso Salah per riportarlo in Belgio. L’auto dei tre è stata fermata sull’autostrada A2 che collega Parigi a Bruxelles, ma Salah Abdeslam non era ancora stato segnalato alla polizia che ha lasciato passare l’auto. Secondo le ultime ricostruzioni la fuga di Salah Abdeslam non era stata programmata, probabilmente il ragazzo avrebbe dovuto farsi esplodere come suo fratello, ma ha avuto paura e si è dato alla fuga. Hamza Attou e Mohammed Amri sono stati arrestati dalla polizia belga e sono accusati di terrorismo. La polizia francese ha ammesso di non sapere dove si trova il latitante.

Chi era l’ideatore degli attentati di Parigi? La sua morte è stata confermata?

La procura di Parigi sostiene che l’ideatore degli attentati del 13 novembre sia Abdelhamid Abaaoud, un cittadino belga di origine marocchina di 28 anni. Abaaoud è morto in un blitz delle forze speciali francesi, avvenuto il 18 novembre a Saint-Denis, un comune alla periferia settentrionale di Parigi. L’intelligence francese ha trovato il covo del terrorista grazie a delle intercettazioni e ad alcune informazioni ricevute sul fatto che Abaaoud si trovasse ancora Parigi. Per il ministero dell’interno francese Abaaoud ha partecipato all’organizzazione di quattro attentati nel 2015, che sono stati sventati, tra cui quello avvenuto ad agosto su un treno ad alta velocità. Abaaoud era andato diverse volte in Siria e si occupava da anni del reclutamento di combattenti stranieri per il gruppo Stato islamico.

Cosa è successo nel blitz della polizia di Saint-Denis? Chi era Hasna Aitboulahcen?

Le forze speciali della polizia francese hanno accerchiato un palazzo di Saint-Denis alle 4.20 del 18 novembre, erano sulle tracce del presunto ideatore degli attacchi di Parigi: Abdelhamid Abaaoud. Le forze speciali avevano scoperto che l’uomo si trovava all’interno di un appartamento al terzo piano di rue de Corbillon. Gli uomini delle forze speciali hanno provato a entrare nell’appartamento, ma non sono riuscite ad aprire la porta blindata dell’abitazione.

L’assedio è durato sette ore e sono stati sparati cinquemila proiettili, secondo la ricostruzione della procura di Parigi. La cugina di Abaaoud si è fatta esplodere durante l’assedio: si tratta della prima donna kamikaze in Europa. Nel blitz di Saint-Denis sono morte tre persone: Abdelhamid Abaaoud, sua cugina Hasna Aitboulahcen e un terzo uomo non identificato.

Quante persone sono state arrestate per gli attacchi di Parigi?

Dal 13 novembre in Francia sono state arrestate 90 persone, e sono state condotte 793 perquisizioni amministrative. In Belgio sei delle sette persone arrestate ieri sono state rilasciate, una persona legata all’attentatore dello Stade de France rimane in custodia. In totale i fermati in Belgio sono quattro.

Fonte: Internazionale

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