martedì 24 novembre 2015

A che punto sono le indagini sul terrorismo in Belgio e in Francia

Forze di sicurezza belghe, a Molenbeek, durante il raid antiterrorismo legato agli attacchi di Parigi, il 16 novembre 2015. (Yves Herman, Reuters/Contrasto)

In Belgio e in Francia proseguono le indagini delle autorità sul terrorismo. Uno degli autori degli attentati di Parigi, Salah Abdelslam, è ancora in fuga. Ecco il riassunto della situazione:

  • Diciassette delle ventuno persone interrogate dal 22 novembre in Belgio sono state rilasciate. Tre sono tuttora in custodia e una è accusata di “partecipazione alle attività di un gruppo terrorista”.
  • Lo stato di allerta di livello 4 (il massimo), in vigore dal 21 novembre, è ancora attivo a Bruxelles e in tutta la regione. Le scuole, le università e la metropolitana sono rimaste chiuse ma dovrebbero riaprire progressivamente a partire dal 25 novembre.
  • Il presunto terrorista Salah Abdelslam, 26 anni, considerato uno degli autori degli attentati di Parigi del 13 novembre, è ancora ricercato. Secondo gli inquirenti, Salah è la persona che era alla guida della Clio con a bordo gli attentatori dello stade de France.
  • Una cintura esplosiva è stata ritrovata la sera del 23 novembre dentro un cassonetto della spazzatura a Montrouge, nella banlieue sud di Parigi. È la stessa zona in cui dopo gli attentati è stato localizzato il telefono di Salah Abdeslam. La cintura contiene del perossido di acetone (Tatp), lo stesso esplosivo usato per gli attentati del 13 novembre. Secondo gli inquirenti, Salah avrebbe dovuto farsi esplodere ma non avrebbe avuto il coraggio di portare a termine il piano e sarebbe scappato in Belgio aiutato da due amici.

Nel frattempo il presidente francese François Hollande è arrivato negli Stati Uniti, dove discuterà con Barack Obama di lotta al terrorismo.

Fonte: Internazionale

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