sabato 21 agosto 2010

Nucleare in Italia, ma dove? I possibili siti e le mappe del rischio di terremoto e incendio

Centrali nucleari in Italia, ma dove? Le notizie sugli incendi russi che hanno minacciato siti nucleari (bruciati anche boschi contaminati dalla catastrofe di Chernobyl, tornate nell’aria le sostanze radioattive assorbite dalla vegetazione) suggeriscono un esercizio interessante.

Si tratta di prendere la mappa delle zone a rischio d’incendio boschivo in Italia e di sovrapporla alla mappa del rischio di terremoto: perchè l’Italia, a differenza della Russia, è una terra notevolmente ballerina.

L’ha fatto il blog Italiani Imbecilli (quel nome non l’ho mica scelto io!): e guardate il risultato.

Questa è la mappa del rischio degli incendi boschivi in Italia. Italiani Imbecilli non cita la fonte, ma la cartina è sul sito dell’Osservatorio sugli incendi boschivi. Le zone rosse sono ad alto rischio, quelle gialle a medio rischio.


Fra parentesi, sul fronte del caldo e degli incendi russi ora va meglio: maltempo e fresco in arrivo. Ed ora la carta del rischio sismico in Italia. Non sono riuscita a rintracciarne la fonte, ma la mappa dell’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia dice le stesse cose, anche se con una grafica diversa.


Ed ora la somma, diciamo così, delle due carte (il rischio sismico da rosso è diventato blu per chiarezza grafica); i cerchi indicano i luoghi che paiono candidati ad ospitare le centrali nucleari. Non c’è molto da stare allegri, vero?


Su Italiani Imbecilli Nucleare in Italia? Russia docet

Mappa del rischio di incendi boschivi

Mappa del rischio sismico secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Su Adnkronos in Russia incendi in calo e maltempo in arrivo

Su Terra gli incendi in Russia e l’eredità nucleare

Fonte: Blogeko

3 commenti:

Cavaliere oscuro del web ha detto...

In Italia per ragioni di conformità e sismicità pochi siti possono essere capaci di ospitare centrali nucleari.L'Italia aveva grandi risorse partendo con le energie alternative;pulite e di subito impiego,visto che per costruire centrali nucleari ci vogliono ben 10 anni.Poi bisogna valutare dove depositare le scorie,visto che nessuno si ricorda del caso Scanzano Jonico.Complimenti per il blog,ti auguro una buona serata,saluti a presto

Anonimo ha detto...

Continuate a votarlo quel coglione!

Unknown ha detto...

ACQUA;VENTO;SOLE.....le 3 parole non di una canzone ma per risolvere la questione energetica in Italia...il resto è voglia di lucrare!!!
http://alfonsofiumarella.blogspot.com/