venerdì 13 agosto 2010

156 miliardi di ragioni per mandarli a casa

Riprendendo i concetti già espressi in precedenti articoli, oggi (ipoteticamente, sul lato pratico) tramite le elezioni e la politica deleghiamo qualcuno, affinchè faccia i nostri interessi, per cinque anni. Potremmo controllarlo, manifestare le differenze, rendere pubbliche le truffe e, per questa via (quale pia illusione, nella realtà), ottenerne le premature dimissioni. E’ tutta un ipotesi (da qui il sarcasmo) perché il cittadino non si rende conto, o non lo vuole fare, della situazione in cui siamo finiti. Abbiamo Premier e Ministri che vaneggiano spudoratamente di riprese economiche, un partito che si spaccia come localista, che ne approfitta per sparate incredibili eppure nessuno (e il portafogli lo abbiamo in tasca tutti) si rende conto della realtà: la produttività, quella seria, si è arrestata almeno dal 1998.

Il Premier ed i Ministri, di cui sopra, sostengono che si vende, ma i consumi sono in discesa, direi in picchiata, da più di due anni. Costoro (ed i localisti) affermano che in Italia si pagano le tasse, eppure agenzie stimatissime calcolano di un evasione fiscale pari a 156 mld/anno, che ben suddivisi equivalgono a 4 manovre finanziarie da 40 miliardi; a queste cifre possiamo aggiungere anche la corruzione, la quale indebita ogni italiano per 25.000 euro all’anno. Recuperare queste cifre (anzichè starnazzare) ci consentirebbe di andare in pensione ad un età decente, di avere una sanità ed un istruzione all’avanguardia, un welfare da invidia e chissà quant’altro, oltre ad una riduzione drastica del debito pubblico. In risposta a questo Lega e Governo approvano invece una manovra laddove si aumentano ancora le tasse, riducendo quindi la produttività, ci allungano i tempi per andare in pensione, tagliano i fondi destinati ai servizi locali ed in più (conoscendo anchessi le cifre) si impegnano a recuperare dall’evasione di 156 miliardi/anno stimati, solo 8, dico 8. Di che altro necessita ancora ad un popolo che, a parole, si dichiara indignato dalla politica, affinchè si renda conto della situazione in cui siamo finiti?

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