venerdì 6 novembre 2015
Vaticano ricco – povero Vaticano
Una istituzione come quella della Chiesa cattolica sopravvive da oltre 2000 anni. Gli imperi e le nazioni vanno e vengono, ma la figura del Papa è ancora lì, immutata. La Chiesa di oggi è certo diversa da quella medioevale così come da quella del paleo cristianesimo, ma sopravvive ancora, quasi inalterata nella sua gerarchia, influenzando le decisioni di Governi nel mondo e dettando le regole della morale per milioni di persone sul pianeta.
Per preservare se stessa, la Chiesa di Roma ha avuto l’accortezza di lavare sempre i propri panni sporchi tra le mura vaticane. Nulla trapela al di fuori e tutti sono tenuti all’obbedienza, perché un’altra delle caratteristiche è la struttura fortemente piramidale cui tutti sono tenuti ad attenersi. In passato a suon di scomuniche e accuse di eresia se ne sono bruciate di persone, da poveracci a intellettuali. Anche perché in una struttura piramidale, se la base si rivolta, crolla tutto, allora meglio una bella epurazione.
Preservare se stessa, oggi più che mai, quando gli strumenti finanziari sono diventate le armi con cui si combattono le guerre. Ecco allora prevalere l’avidità umana, con buona pace della carità cristiana. Dagli scandali dello IOR (uno su tanti) all’attico del Cardinal Bertone, che pare sia stato pagato con soldi destinati ai bambini. Costruito quasi a sfregio vicino la residenza di Santa Marta dove il Papa ha scelto di alloggiare per dare un esempio. Quella di Bergoglio è una battaglia fatta di colpi bassi, come la presunta notizia di un tumore benigno al cervello. Perché se il Papa non è più in grado di ragionare, allora vanno farsi a benedire (in senso letterale) la carità con tutto il Giubileo della Misericordia.
Peggio ancora se viene accusato di eresia, e qui entriamo nella commedia. Quando due punti di vista non sono conciliabili, solo uno può prevalere, l’altro è un eretico: le cose nella Chiesa si risolvono così da 2000 anni e funziona. La fronda che si oppone alle riforme volute da Bergoglio sono per la “famiglia tradizionale” e considerano fuori dal normale le unioni di persone dello stesso sesso. Chissà se considerano normale accumulare ricchezze attraverso investimenti poco limpidi come i peggiori squali della finanza, nascondendosi dietro le opere di carità per i bisognosi. Papa Francesco si rende conto che non si può predicare la dottrina del Figlio di un falegname e gestire investimenti in fondi speculativi (se non peggio). Proprio lui, l’argentino, che ha scelto di portare il nome del Santo degli ultimi, deve dare molto fastidio perché non compiacente allo sfarzo e all’ostentazione dello stesso.
La carità contro il potere del denaro, nella nostra società già sappiamo chi vincerà…
[foto by “Saint Peter’s Basilica at night HD” di Livioandronico2013 – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 4.0 tramite Wikimedia Commons – https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Saint_Peter%27s_Basilica_at_night_HD.jpg#/media/File:Saint_Peter%27s_Basilica_at_night_HD.jpg%5D
Fonte: Botta di Classe
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