lunedì 28 febbraio 2011

Il mondo caccia i dittatori, l’Italia ricorda i suoi. Libero pubblica “I diari di Mussolini”

Mentre tutto il mondo si sta liberando dei suoi dittatori, l'editoria italiana, con cinica e curiosa casualità, ha deciso di ricordare uno dei simboli più bui della sua storia politica. In allegato con Libero, infatti, da martedì 1 marzo ci saranno i diari di Benito Mussolini (veri o presunti), pubblicati da Bompiani. Gli appunti del duce sono quei famosi scritti vergati tra il 1935 e il 1939, sponsorizzati dal Senatore Marcello Dell'Utri per mesi come veri, trovati nel 2006 - secondo la ricostruzione - nello studio di un avvocato svizzero, dopo essere stati trafugati da uno dei partigiani che si occupò dell'arresto di Mussolini a Dongo.

La stragrande maggioranza degli storici, docenti e testimoni, di destra e sinistra, da Canfora a Gentile, ne hanno contestato la veridicità, definendoli a volte autentiche "patacche". Persino per Elena Curti, figlia naturale di Benito Mussolini e di Angela Cucciati, i diari esistonoma non sono quelli pubblicati nel 2010. L'insicurezza sulla genuinità delle pagine era stata messa in conto anche dall'editore Bompiani che già aveva corredato il titolo con un eloquente "Veri o presunti". Secondo l'Avvenire, all'indomani della presentazione, «dovrebbero essere chiamati i diari di Marcello Dell’Utri», visto che la pesante pressione del fondatore di Forza Italia avrebbe addirittura oscurato il contenuto degli stessi apocrifi. Sempre per il quotidiano della Cei (non certo stampa di sinistra) sarebbe «un falso di palmare ed imbarazzante evidenza».

Il regalo fatto ai lettori di Libero, però, è solo l'ultimo di una serie di omaggi molto simili. Già a maggio 2010 aveva fatto discutere «Il duce, le parole, gli applausi», una collana di 5 dvd sui discorsi di Mussolini la cui presenza poteva, però, essere giustificata come documento storico (pur con un battage pubblicitario assolutamente inquietante). Ancora più curiose sono state le cartoline del duce che sempre il quotidiano aveva regalato nel 2006, sotto la prima direzione di Vittorio Feltri, confermando la sua malcelata simpatia per Mussolini (indimenticabile il dettaglio in una puntata di Annozero, minuto 0:40). Una linea editoriale precisa: i nostalgici hanno il loro quotidiano di riferimento.

2 commenti:

Cannibal Kid ha detto...

dobbiamo sempre distinguerci...
e (quasi) sempre in negativo

duhangst ha detto...

E già chi caccio i dittatori e chi, se potesse, ne clonerebbe uno..