martedì 4 gennaio 2011

Salvare il mondo mangiando le cose giuste

Tra i buoni propositi per il futuro dovrebbe esserci quello di modificare le nostre abitudini, a partire dal cibo che consumiamo ogni giorno. Bisognerebbe iniziare proprio dal carrello della spesa e imparare a riempirlo con i prodotti giusti. Invece di mangiare le convenzionali pietanze, si potrebbero sperimentare nuove ricette che tutelino il nostro ecosistema. Così quando andiamo al supermercato è utile leggere le etichette, misurare la nostra impronta ecologica e chiedersi: «Facciamo a sufficienza per salvare il nostro Pianeta?». Eccovi alcuni consigli per orientarvi nella nuova dieta che salverà il pianeta.

INSOSTENIBILE

La carne
Il 2011 è stato proclamato dall’Onu anno internazionale delle Foreste. Tra i boschi e la carne esiste uno stretto legame. Gli allevamenti di bovini, necessari per soddisfare il fabbisogno dei voraci onnivori americani ed europei, stanno distruggendo gran parte delle foreste tropicali. La maggior parte della carne che mangiamo proviene dai pascoli, ottenuti distruggendo ettari di foresta pluviale, i polmoni dell’Amazzonia. Non solo mandrie, a dimezzare l’estensione boschiva c’è anche la soia. Qualcuno potrebbe pensare che la colpa è dei vegetariani che ne sono dei grandi consumatori, ma non è così. La coltivazione di questa leguminosa, circa l’80 per cento, è destinata all’alimentazione degli animali. Oltre ai danni per le foreste, i bovini con le loro deiezioni producono una grande quantità di gas metano che aumenta l’effetto serra. E vanno considerati anche il consumo di acqua, di energia fossile e di risorse, necessari a riempire il nostro stomaco di grassi animali. Per tutelare la nostra biodiversità e le foreste, dunque, è necessario diminuire il consumo di carne.

Latte e uova
Ma gli allevamenti producono anche latte e derivati. Per far posto ai pascoli, necessari a ottenere questi alimenti, milioni di ettari di foresta pluviale sono scomparsi. Il latte di mucca, inoltre, viene frequentemente contaminato con antibiotici, ormoni della crescita, erbicidi e pesticidi veicolati dal foraggio. In merito alle uova, non tutte provengono dalle stesse galline. Alcune sono costrette a crescere in gabbie minuscole, senza la possibilità di muoversi liberamente. Sarebbe giusto, quindi, comprare solo quelle sulla cui confezione sia indicato: “Allevamento a terra”.

Ogm
Per non contribuire ulteriormente alla distruzione del nostro habitat è opportuno mangiare biologico. Gli organismi geneticamente modificati non migliorano la produttività agricola e comportano gravi rischi sociali ed economici. Invece d’ingrossare le tasche della Monsanto, dovremmo arricchire le piccole aziende che ogni giorno preservano i nostri terreni, rispettando l’agricoltura tradizionale, quella che ci è stata tramandata dai vecchi contadini. Gli Ogm, invece, sono pericolosi per la salute e per l’ambiente. Preferire il biologico significa salvaguardare la biodiversità e la sovranità alimentare.

Frutta e verdura fuori stagione
In questo periodo campeggiano nei negozi e nei supermercati grandi quantità di frutta esotica. Ma quanti chilometri hanno percorso questi prodotti e quanta Co2 hanno emesso in atmosfera? Acquistare prodotti fuori stagione non è conveniente perché gli alimenti tardivi costano più del dovuto, e spesso sono di scarsa qualità. Consumare frutta e verdura di stagione e locale aiuta a sostenere la nostra economia e le relazioni con i produttori. Al supermercato dovremmo essere dei consumatori consapevoli, preservando un’agricoltura di qualità.

Acqua in bottiglia
Una delle poche cose che possiamo ottenere gratis, direttamente dal rubinetto, è l’acqua. Stranamente, però, molti amano andare al supermercato e pagarla. Il solo imbottigliamento comporta l’uso di 365mila tonnellate di PET, 693mila tonnellate di petrolio e 950mila tonnellate di Co2 equivalente in atmosfera. Per ridurre i rifiuti e difendere l’acqua come diritto, sarebbe opportuno bere quella che arriva nelle nostre case, sicura ed economica.

SOSTENIBILE

Latte vegetale

Invece di bere latte di mucca potremmo optare per quello vegetale che rappresenta una valida alternativa. Il latte di soia è ricco di proteine, si trova facilmente sugli scaffali del supermercato, sia aromatizzato (vaniglia, cioccolato, orzo) che arricchito con vitamine e calcio. Quello di riso è ottimo bevuto fresco, come quello di mandorla. Il latte d’avena, infine, è uno dei più nutrienti ed energetici.

Cereali e legumi
Ceci, lenticchie, fagioli e fave sono la nostra fonte di proteine, ne contengono quasi il doppio rispetto alla carne. Secondo la Piramide Alimentare della Società scientifica vegetariana (SSNV) è necessario consumarne 5 porzioni al giorno (ma la quantità dipende dall’età, dal sesso e dal livello di attività fisica). I legumi, inoltre, sono ricchi di calcio, ferro, vitamine del gruppo B e D e acidi grassi omega-3. I cereali, meglio se integrali, in molti Paesi rappresentano l’alimento principale per l’intera popolazione. Miglio, segale, farro, kamut, quinoa apportano molte sostanze nutritive all’organismo.

Frutta secca
Per molti la frutta secca rappresenta un attentato alla forma fisica perché ricca di grassi e zuccheri, ma in realtà una manciata al giorno offre un valore energetico molto alto. Rappresenta, inoltre, un rimedio naturale contro il colesterolo. A beneficiarne di più, infatti, sono le persone che hanno alti livelli di Ldl e quelli che mangiano troppa carne rossa. Sebbene piccoli, questi semi sono ricchi di proteine, fibre, sali minerali, vitamine e altri principi antiossidanti.

Frutta e verdura fresca
Le verdure crude vanno consumate all’inizio di ogni pasto in modo da assumerne tutti i nutrienti. A foglia verde o di colore giallo-arancio sono la principale fonte di vitamina, in particolare A, E e C e anche di calcio, ferro, potassio, acido folico e fibre. Dovrebbero essere la base di ogni tipo di dieta così come la frutta fresca, ricca di vitamine, fibre, potassio, calcio e ferro.

Alghe
Agar-agar, arame, dulse, hijiki, kombu, nori, spirulina, wakame: sono alcuni nomi delle varietà di alghe che ogni giorno potremmo aggiungere alla nostra dieta. Lasciate in ammollo per alcuni minuti, una volta reidrate possono essere abbinate a cereali, legumi e verdure. Questi organismi, che crescono nelle profondità marine o nei luoghi di acqua dolce, sono ricchi di proteine, enzimi, oligoelementi, aminoacidi, clorofilla, vitamine e sostanze minerali.

Fonte: Terranews

5 commenti:

Davide. ha detto...

Lo ammetto sono un grande mangiatore di carne.

Francesca ha detto...

Io amo variare il mio menu ma è molto difficile: vivo ancora con i miei quindi non cucino io. Poi molti prodotti non li trovo o costano troppo.

Francesca ha detto...

http://www.tantasalute.it/articolo/dentifrici-per-bambini-quale-comprare-e-quali-evitare-i-consigli-degli-esperti/2800/#comment-12193

Anonimo ha detto...

Mangio carne ed il latte di soia mi fa cagare...

Lodo ha detto...

Informare è un dovere, ma se proprio vuoi farlo fallo per bene! Non tutto quello che dici è vero, io sono un allevatore di vacche da latte (mucche è zootecnicamente errato) e quindi so come vanno le cose.. sarà anche vero che ettari e ettari di foreste vengono abbattute, sarà anche vero che parte arriva anche in Italia, ma la soluzione non è dire "mangiate meno carne perchè non è sostenibile e dobbiamo distruggere foreste per produrla" piuttosto informare chi va al supermercato e dirgli "chiedete sempre carni Italiane". I metodi di allevamento Italiani sono diversi da quelli Canadesi Americani o quello che vuoi, sia per le condizioni ambientali che economiche. La soia in Italia è tutta di importazione e proprio per questo ha costi elevati e da diverso tempo si cerca di ridurla o eliminarla utilizzando foraggi e fieni di erba medica che contengono molte proteine e tutte le aziende agricole producono fieni e foraggi per conto proprio. (Aggiungo che le colture di foraggio non vengono concimate perchè l'erba medica, regina dei foraggi, è una pianta azoto-fissatrice ed invece di sfruttare i suoli di elementi li arricchisce grazie all'enzima ureasi ed infatti è anche utilizzata per le rotazioni delle coltivazioni e gli avvicendamenti, quindi non venirmi a dire che nei fieni ci si ritrovano concimi e antiparassitari perchè i fieni sono quanto di più naturale viene prodotto). In Italia i controlli sono maggiori che in molti altri paesi anche sul latte, che a noi viene controllato sia dalla centrale che lo ritira ed ha un proprio laboratorio che dalla usl, e se vengono trovati antibiotici o ormoni o erbicidi e pesticidi si finisce nei guai con la legge, hai fatto delle affermazioni false con una leggerezza disarmante!! Ad esempio, nel latte c'è un limite di legge per le aflatossine che è di molto infariore a quello che si trova nel pane appena comprato, tanto per farti un esempio, quindi ti mangi il pane e ok, ma se nel latte ci sono in una quantità pari a 2/3 di quelle nel pane, il latte è fuori legge e dobbiamo pagare multe oltre a non vederci pagato il latte.. tutto questo in Italia, perchè in America, ad esempio, non hanno problemi a dare soia perchè li costa poco ed indubbiamente, a parità di prezzo, è una proteina migliore rispetto a quella dei fieni ed in quella economia è conveniente.. concludo: basterebbe consumare prodotti Italiani!

PS: gente non portate le vostre teste all'ammasso, informatevi per conto vostro invece di credere al primo ciarlatano che arriva!