lunedì 6 dicembre 2010

Tre anni fa la tragedia della Thyssen


I torinesi stamattina, affacciandosi dalle finestre delle proprie case, hanno trovato un sorpresa: un elmetto giallo su tutti i monumenti della città. L'azione dimostrativa è stata messa in atto nella notte dall'associazione Terra del Fuoco, per ricordare i morti della Thyssen a tre anni dalla tragedia che sconvolse Torno.

Un atto simbolico, dunque, per non dimenticare il tragico rogo che nella notte tra il 5 e il 6 dicembre del 2007 provocò la morte di sette operai dello stabilimento di corso Regina Margherita. Sono stati in tutto una ventina, compreso il Caval d'Brons e il Conte Verde di piazza Palazzo di Città, i monumenti presi di mira.

"Come associazione - racconta Oliviero Alotto di Terra del Fuoco a Repubblica.it - seguiamo i familiari delle vittime a tutte le udienze del processo. Non vogliamo lasciarli soli". Il caschetto giallo, simbolo della sicurezza sul lavoro, è un modo per annunciare la manifestazione che Terra del Fuoco sta organizzando: l'appuntamento è per mercoledì 8 dicembre alle 15 in piazza Statuto. Il corteo raggiungerà prima le ex concerie Fiorio di via San Donato, poi lo stabilimento Thyssen di corso Regina, e terminerà nell'area ex grandi motori, dopo un passaggio davanti al Santo Volto.

Tre anni fa la notte di Torino fu sconvolta dal rogo alla ThyssenKrupp, una tragedia che costò la vita a sette operai, uno morto subito, gli altri a giorni o settimane di distanza dopo un'agonia terribile anche per i familiari, gli amici e i colleghi delle vittime.

Oltre all'operazione caschetti gialli questo weekend è stato un susseguirsi di iniziative sulla sicurezza sul lavoro. Sempre Terra del Fuoco invita a sostituire alla propria foto su Facebook, nel profilo personale, un messaggio che parli di sicurezza sul lavoro, di diritti o un passaggio tratto dalla Costituzione. Le citazioni si possono scaricare dalla pagina del gruppo sul social network, "Anniversario Thyssenkrupp".

I sindacati chiedono una verifica dell'accordo per i lavoratori ancora in forza alla ThyssenKrupp, una trentina, per i quali a fine anno finisce il periodo di cassa integrazione in deroga. "Siamo - afferma la Fiom, anche a nome di Fim e Uilm - ancora in attesa di incontro, richiesto a fine novembre, con gli assessori al lavoro di Comune, Provincia e Regione per una verifica dell'accordo del 26 febbraio 2010. Per 30 lavoratori, a meno che non si individuino ulteriori strumenti, non resta che la mobilità".

I sindacati, unitariamente, hanno inoltre firmato una lettera in cui spiegano che la richiesta di risarcimento danni alla Thyssen, in sede di costituzione di parte civile, "è finalizzata a dare vita e finanziare progetti formativi rivolti a lavoratori e rappresentanze sindacali". La requisitoria della pubblica accusa, infatti, si sta avviando alla conclusione e nei prossimi dieci giorni, la parola passerà alle parti civili.

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