Credit: Reuters
Un terremoto di magnitudo 8,1 è stato registrato a largo della costa del Messico nella tarda serata di giovedì 7 settembre. Lo ha riferito l’ente di monitoraggio sismico U.S. Geological Survey (USGS).
Il sisma ha provocato almeno 32 vittime, di cui almeno 23 sono decedute nello stato occidentale di Oaxaca e 17 particolare nella città di Juchitán de Zaragoza, almeno altre tre persone sono morte nel crollo di una casa nello stato meridionale del Chiapas e almeno due in quello di Tabasco. Lo hanno riferito Luis Felipe Puente, coordinatore nazionale della Protezione civile messicana e Alejandro Murat, governatore dello stato messicano di Oaxaca.
Il bilancio delle vittime è però destinato a salire.
L’epicentro è stato registrato a largo della costa del Pacifico, 123 chilometri a sudovest della città di Pijijiapan, a una profondità di 33 chilometri. La zona è vicina al confine con il Guatemala. Dopo la prima forte scossa l’autorità sismologica messicana ha registrato una serie di scosse di magnitudo 6, almeno 61 secondo l’ente messicano di controllo dei terremoti.
Diversi stati della federazione messicana hanno chiuso le scuole, in modo da permettere alle autorità di controllare lo stato degli edifici prima di farvi accedere studenti e insegnanti.
Il sisma ha innescato anche uno tsunami di piccole dimensioni nell’oceano Pacifico e danneggiato alcuni edifici. Il Pacific Tsunami Warning Centre ha allertato per il rischio tsunami, oltre al Messico, anche Guatemala, El Salvador, Costa Rica, Nicaragua, Panama e Honduras. Secondo Reuters, l’onda che dovrebbe abbattersi sul centro America raggiunge quasi il metro di altezza.
Il governatore dello stato messicano del Chiapas, Manuel Velasco ha chiesto alla popolazione di evacuare le aree costiere.
Il terremoto ha fatto tremare anche gli edifici della capitale Città del Messico e gli abitanti sono scesi nelle strade, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters.
I vetri dell’aeroporto si sono rotti e c’è stato un blackout in numerosi quartieri della capitale.
Un testimone ha riferito all’agenzia Reuters che il cornicione di un hotel è crollato nella città turistica di Oaxaca. Tutti le città degli stati sud occidentali del paese sono state colpite e hanno registrato danni agli edifici.
Secondo il presidente messicano, Enrique Peña Nieto questo terremoto è stato il peggiore avvertito nel paese da oltre un secolo, peggiore quindi della scossa devastante del 1985 che causò migliaia di morti.
Negli ultimi 200 anni il paese centro-americano ha subito 75 terremoti che hanno causato danni e vittime, di cui 60 con una magnitudine superiore o uguale a 7.
Non solo il Messico però è stato colpito, anche il Guatemala ha subito danni a causa del sisma.
Fonte: The Post Internazionale
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