venerdì 29 gennaio 2016

La Cei: “Le Unioni Civili sono alternative alla famiglia”


I vescovi riprendono parola sul ddl Cirinnà: "Difendiamo la famiglia per come è stabilita nella Costituzione". Dopo le prese di posizione degli scorsi giorni, a margine del Consiglio Episcopale torna ad essere criticata la legge o, per dirla dal punto di vista dei vescovi, vengono riaffermati i valori della famiglia tradizionale.

Unioni Civili: si avvicina il weekend del Family Day e la Conferenza Episcopale Italiana torna a parlare di Unioni Civili, del ddl a prima firma Monica Cirinnà che dovrebbe introdurre nel nostro ordinamento l’istituto delle civil partnership: dopo le prese di posizione degli scorsi giorni, a margine del Consiglio Episcopale torna ad essere criticata la legge o, per dirla dal punto di vista dei vescovi, vengono riaffermati i valori della famiglia tradizionale.

LA CEI: “LE UNIONI CIVILI SONO ALTERNATIVE ALLA FAMIGLIA”

Su Repubblica le parole e le posizioni emerse dall’adunanza dei vescovi italiani.

La Cei spiega che “le difficoltà e le prove della famiglia – e insieme la sua bellezza, centralità e unicità – sono state ampiamente sottolineate dai Vescovi, a ripresa e approfondimento dei contenuti offerti nella prolusione del Cardinal Bagnasco”, ricordando, tra l’altro, “l’identità propria e unica dell’istituto matrimoniale” e “la richiesta di politiche familiari consistenti ed efficaci”.

Negli interventi dei porporati si è, d’altronde, riaffermata “la consapevolezza della missione ecclesiale di dover annunciare il vangelo del matrimonio e della famiglia, difendendo l’identità della sua figura naturale, i cui tratti sono recepiti nella stessa Carta costituzionale”.

E secondo i vescovi l’introduzione nel nostro ordinamento di un istituto come le Unioni Civili sarebbe da leggere nella più ampia crisi dell’Occidente.

L’equiparazione in corso tra matrimonio e unioni civili – con l’introduzione di un’alternativa alla famiglia – è stata affrontata all’interno della più ampia preoccupazione per la mutazione culturale che attraversa l’Occidente

Riporta Quotidiano Nazionale che Massimo Gandolfini, neuropsichiatra portavoce del comitato “Difendiamo i Nostri Figli” che organizza il Family Day, legge le affermazioni di Bagnasco e dei vescovi come un sostanziale appoggio alla manifestazione romana.

“Non è vero che la Cei si tiene fuori” dalla mobilitazione, sottolinea in un’intervista a Repubblica il neuropsichiatra Massimo Gandolfini, portavoce del comitato – il cardinale Bagnasco ha parlato di una grande comunione sui valori e sui principi in una ‘manifestazione condivisibile”.

Fonte: Giornalettismo

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