mercoledì 13 gennaio 2016

Il discorso sullo stato dell’unione di Barack Obama riassunto in sette punti

Barack Obama durante il discorso sullo stato dell’unione a Washington, il 12 gennaio 2016. (Ricky Carioti, The Washington Post/Getty Images)

Il 12 gennaio il presidente statunitense Barack Obama ha tenuto a Washington il suo ultimo discorso sullo stato dell’unione. Il discorso sullo stato dell’unione si svolge una volta all’anno ed è un dovere del presidente, come previsto dalla costituzione.

Nel corso del suo intervento, Obama si è detto ottimista sul futuro del suo paese e ha criticato i toni dell’attuale campagna per le presidenziali. Ha definito l’economia statunitense “la più forte e duratura del mondo”.

Il presidente ha aggiunto che intende chiudere la prigione di Guantánamo, proporre una riforma della giustizia penale e ha ribadito che vuole autorizzare l’uso della forza militare contro il gruppo Stato islamico. Il presidente inoltre ha parlato della lotta alla disuguaglianza, dell’uso della tecnologia per combattere i cambiamenti climatici e della sicurezza nazionale.

Il presidente ha criticato (senza nominarlo direttamente) Donald Trump, uno dei principali candidati repubblicani alla presidenza, in particolare per i suoi commenti sulle minoranze. “Quando i politici insultano i musulmani, quando una moschea viene vandalizzata o un ragazzo preso di mira dai bulli, questo non ci rende più sicuri”, ha dichiarato.

L’agenzia Afp ha riassunto i punti fondamentali del discorso di Obama.

Guantánamo
Il presidente ha dichiarato che farà di tutto per chiudere Guantánamo, il carcere di massima sicurezza degli Stati Uniti a Cuba. “Costa troppo, non è utile e serve solo come un volantino per il recrutamento dei nostri nemici”, ha commentato.

Stato islamico
Il presidente statunitense ha ribadito che bisogna combattere il gruppo Stato islamico, ma ha aggiunto che i jihadisti non rappresentano una minaccia per l’esistenza degli Stati Uniti.

Energia
Il presidente ha attaccato duramente gli opinionisti che negano i cambiamenti climatici. Ha inoltre chiesto di nuovo di investire sulle energie rinnovabili e di superare la dipendenza dal petrolio e dal carbone.

Cuba
Normalizzare le relazioni diplomatiche con l’Avana è stato un passo avanti importante, ha spiegato Obama, ma ora è arrivato il momento che il congresso voti a favore dell’eliminazione dell’embargo a Cuba. “Isolare Cuba per cinquant’anni non è servito a promuovere la democrazia”, ha commentato il presidente.

Lotta contro il cancro
Obama ha annunciato un nuovo “sforzo nazionale” nella lotta contro il cancro e ha indicato il vicepresidente Joe Biden, che ha perso un figlio per questa malattia, come la persona che potrebbe guidare questa nuova iniziativa.

Economia
“Chiunque sostiene che l’economia statunitense sia in declino fa della fiction”, ha dichiarato Obama, esortando i cittadini ad affrontare senza paura il modo in cui è cambiato il mercato del lavoro.

I rimpianti di Obama
Il presidente ha dichiarato che il più grande rimpianto della sua presidenza è il clima che si è creato tra repubblicani e democratici, sempre più ostili gli uni verso gli altri. “Non ci sono dubbi sul fatto che un presidente con le qualità di Lincoln o Roosevelt potrebbe avere appianato queste divisioni e prometto che continuerò a provarci finché sarò in carica”, ha aggiunto.

Il video integrale del discorso sullo stato dell’unione (in inglese).

Fonte: Internazionale

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