Il ministro sudcoreano per l'Unificazione, Cho Myung-Gyun, stringe la mano al delegato nordcoreano Ri Son-Gwon, durante il vertice dell'8 gennaio 2018 a Panmunjom. Credit: Afp/ Dong-A Ilbo
Funzionari delle due Coree si sono incontrati dopo più di due anni in un vertice di alto livello. Tra i primi risultati raggiunti vi è quello secondo il quale la Corea del Nord invierà una delegazione ai Giochi olimpici invernali del 2018 che si terranno in Corea del Sud, Pyeongchang, a febbraio 2018.
La delegazione includerà atleti, funzionari, osservatori e sostenitori.
I colloqui sono iniziati l’8 gennaio nel “villaggio della pace” o della “tregua” di Panmunjom nella zona smilitarizzata al confine tra i due paesi. Dopo che la guerra coreana si concluse con una tregua nel 1953, Panmunjom fu designato come l’unico luogo in cui i funzionari di entrambe le parti potessero incontrarsi.
La Corea del Sud ha inoltre proposto di tenere riunioni familiari durante le Olimpiadi invernali per le persone separate dalla guerra di Corea.
I funzionari di Seoul hanno proposto che gli atleti di entrambe le Coree possano marciare insieme alla cerimonia di apertura a Pyeongchang come hanno fatto ai Giochi olimpici invernali del 2006.
Tra le proposte “politiche”, la Corea del Sud ha inoltre avanzato l’idea di riprendere i negoziati sulle questioni militari e sul programma nucleare di Pyongyang, dicendosi disposta a revocare temporaneamente le sanzioni, in coordinamento con le Nazioni Unite, per facilitare la partecipazione del Nord alle Olimpiadi.
La risposta del Nord alle diverse proposte del Sud non è ancora stata resa nota.
Nel suo discorso per il nuovo anno, il leader nordcoreano Kim Jong-un aveva detto che stava pensando di inviare una squadra alle Olimpiadi. Il capo delle Olimpiadi della Corea del Sud aveva già detto in precedenza che gli atleti del Nord sarebbero stati i benvenuti.
Dopo l’apertura rappresentata dal discorso di Kim Jong-Un, Seoul ha colto la palla al balzo, proponendo i colloqui di alto livello, evento che non si verificava da almeno due anni.
Pyongyang ha accettato di prendere parte ai colloqui solo dopo che gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno accettato di ritardare le esercitazioni militari congiunte fino a dopo le Olimpiadi.
Alcuni critici negli Stati Uniti vedono la mossa del Nord come un tentativo di dividere l’alleanza USA-Corea del Sud.
Poco più di una settimana fa la Corea del Nord stava minacciando la guerra nucleare: ieri una delegazione di Pyongyang ha attraversato la linea di demarcazione che divide la Corea del Nord e del Sud e ha confermato che una delegazione nordcoreana parteciperà ai Giochi di Pyeongchang.
Si tratta di un cambiamento improvviso e drammatico dopo mesi di tensione. Ma pochi credono che questo possa rappresentare un primo inizio in un eventuale percorso per la distensione tra i due paesi.
Gli esperti sostengono che il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha sempre più paura che gli Stati Uniti stiano pianificando un attacco militare contro di lui, e ha deciso di fare qualcosa per allentare le tensioni.
La Corea del Nord aveva boicottato i giochi olimpici del 1988 a Seoul.
Fonte: The Post Internazionale
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