La cancelliera tedesca Angela Merkel (CDU) e Martin Schulz (SPD) durante un incontro a Berlino lo scorso 7 gennaio (Carsten Koall/Getty Images)
A più di 100 giorni di distanza dalle elezioni politiche in Germania, l’Unione Cristiano-Democratica (CDU, conservatore) e il Partito Socialdemocratico (SPD, centro-sinistra) hanno stretto un accordo per avviare le trattative che serviranno a definire una nuova coalizione, con l’obiettivo di formare un governo e mettere fine a uno dei più lunghi periodi di incertezza politica nella storia tedesca recente. Per la cancelliera uscente Angela Merkel, che dopo le elezioni ha ricevuto il mandato di governare nuovamente, la buona notizia arriva al termine di settimane molto difficili, durante le quali si era parlato dell’eventualità di tornare a votare per risolvere la situazione.
L’accordo è stato raggiunto nella notte tra giovedì e venerdì, dopo giorni di trattative e discussioni sui punti più importanti dell’eventuale programma di governo condiviso tra i due partiti più importanti della Germania. Ora potrebbero essere comunque necessarie settimane, prima che sia fissato un progetto definitivo per governare in coalizione. Il programma dovrà essere concordato in ogni dettaglio, in modo da garantire stabilità al nuovo governo e aumentare le sue probabilità di durare per l’intera legislatura. Da questo punto di vista, la politica tedesca è di solito molto pragmatica, come hanno dimostrato i governi precedenti di “grande coalizione”, che hanno visto CDU e SPD collaborare per lungo tempo.
Dopo le elezioni dello scorso settembre, Merkel aveva provato a mettere insieme una coalizione che comprendesse CDU (e il partito fratello bavarese CSU), Verdi e Partito Liberale Democratico. Le trattative non erano però andate a buon fine, fallendo a novembre dopo numerosi incontri e tentativi di mediare tra la richieste dei vari esponenti politici, con Merkel sempre più in difficoltà. Riscontrata l’impossibilità di creare una coalizione a tre, Merkel aveva chiesto un confronto con l’SPD, dicendo di essere comunque aperta all’eventualità di tornare a votare, se fosse stato necessario per sbloccare la situazione.
Il lungo periodo di incertezza, che ora sembra essere destinato a risolversi, aveva creato seri problemi d’immagine ad Angela Merkel e logorato almeno in parte la sua leadership non solo in Germania, ma anche nell’Unione Europea. Le trattative delle prossime settimane saranno quindi fondamentali non solo per dare un governo ai tedeschi, ma anche per rilanciare l’immagine di Merkel in ambito internazionale. La Germania è la forza economica più importante dell’Unione Europea e le politiche volute in questi 12 anni dalla sua cancelliera hanno contribuito molto alla sua stabilità. L’Unione Europea ha davanti a sé sfide molto importanti, da Brexit ai problemi economici e dei migranti, e molti leader europei attendono che la Germania abbia un governo per avere un interlocutore su questi temi.
Quello raggiunto nella notte, è bene ricordarlo, è solamente un “pre-accordo”. L’SPD è stato finora molto cauto sul tema della nuova grande coalizione, considerato che i precedenti anni di governo con la CDU/CSU lo hanno ampiamente logorato e reso meno credibile sulle sue proposte di centro-sinistra. I membri del partito dovranno approvare l’avvio delle trattative in un’assemblea, organizzata per il prossimo 21 gennaio. Ottenuta l’approvazione, i leader del partito concorderanno con quelli della CDU/CSU i punti chiave del programma di governo.
Fonte: Il Post
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