La cerimonia di accoglienza si è svolta all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Credits: Amir Cohen
“Abbiamo un'opportunità rara di portare stabilità e pace nella regione”, ha commentato Trump che ha aggiunto: “Sono venuto per ribadire il legame che non può essere spezzato tra Stati Uniti e Israele”.
Il legame tra i due paesi è stato messo in evidenza anche dal presidente Reuven Rivlin che ha sottolineato l'importanza di visitare i luoghi sacri delle principali religioni monoteiste al mondo.
Durante l'incontro con Rivlin Trump ha sottolineato di essere sulla stessa linea di Israele per quanto riguarda il contrasto all'Iran: “Stati Uniti e Israele possono dichiarare a una voce che all'Iran non sarà mai, mai, mai concesso di avere un arma nucleare. L'Iran deve smettere di addestrare e finanziare i gruppi terroristici e le milizie”, ha detto.
Il presidente degli Stati Uniti si è recato in visita con la moglie Melania al Santo Sepolcro nella Città Vecchia di Gerusalemme. Si è spostato a piedi dalla Porta di Giaffa lungo le vie del mercato nel Quartiere cristiano insieme alla figlia Ivanka e al marito Jared Kushner. Circa 750 agenti hanno vigilato sulla sua sicurezza del presidente e su quella della sua delegazione con cecchini sui tetti ed elicotteri in volo sulla zona. Trump si è poi recato al Muro del Pianto, dove ha sostato per alcuni minuti.
Il presidente Usa ha indossato la kippà e si è avvicinato al Muro. Ha appoggiato la mano destra sulle pietre millenarie e ha infilato un biglietto di voto come vuole la tradizione. Questa parte della visita è considerata privata e non prevede la partecipazione di esponenti politici israeliani.
Non è invece previsto durante questo viaggio alcun incontro tra il presidente statunitense, quello israeliano e quello palestinese. Il segretario di Stato americano Rex Tillerson ha escluso la possibilità di un vertice a tre tra Trump, Netanyahu e Abu Mazen.
Fonte: The Post Internazionale
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