venerdì 18 marzo 2016

Hopeball, un progetto educativo sportivo nelle aree più povere del pianeta


Il progetto Hopeball nasce nel 2016 in collaborazione con “Whanau Onlus” seguendo l`intento di trasmettere nelle aree più povere del Pianeta una passione che sappia dare speranza.


UN PROGETTO EDUCATIVO SPORTIVO
cosa significa e perchè proponiamo un progetto educativo sportivo?

PROGETTO

Il raggiungimento di qualsiasi obiettivo necessita di una solida progettazione; nel caso di un progetto educativo sportivo essa è eseguita da un allenatore che assume dunque anche il ruolo di educatore/orientatore.

La nostra progettazione nasce dall’intenzionalità educativa,ovvero dalla ricerca scientifica di obiettivi, metodi,e strumenti che promuovano l’emancipazione e l’espressione dell’individualità dei soggetti,consentendogli di vivere un’esperienza di apprendimento intensa non solo sul piano prestazionale, ma soprattutto su quello identitario, sostenendo e sviluppando le sue capacità e sollecitandolo alla sperimentazione di nuove.

Seguendo questo progetto dunque, lo sport (come vedremo in seguito) si puo presentare come un dispositivo di formazione in grado di sollecitare positivamente la crescita e lo sviluppo dei soggetti.

EDUCATIVO

L’aspetto educativo è l’aspetto principale del nostro progetto: “si educa perchè non ci si accontenta dello stato presente,ma si tende a superare tale stato per realizzare un livello di vita superiore”

Vivere il progetto sportivo in chiave educativa significa far esprimere il soggetto nella sua totalità,favorendo i processi di costruzione identitaria e la valorizzazione della persona; l’ allenatore (educatore) attiva percorsi di apprendimento concentrandosi sugli aspetti di personalità,sulle dinamiche di vita,sulla corporeità e,quindi, sulle storie personali dei soggetti,nell’ottica di uno sviluppo emancipativo dei soggetti in quanto persone, stimolando costantemente l’esercizio della libertà e creatività individuale.

SPORTIVO

Perchè abbiamo scelto di concentrare il nostro progetto educativo proprio sullo sport? Prima di analizzarne gli aspetti educativi partiamo dal significato della parola stessa.

E’ curioso ed emblematico come dal semplice punto di vista lessicale la parola sport è uno di quei rari termini che non presenta delle traduzioni nelle varie lingue, dandone la definizione universale di -un insieme di attività complesse sul piano psico-fisico finalizzate al raggiungimento di un risultato conseguibile attraverso lo spirito agonistico-.

E’ in chiave educativa che va letto il termine agonistico in quanto esso caratterizza la situazione nella quale i contendenti non si comportano da nemici ma da “avversari” cercando di superarsi reciprocamente secondo modalità stabilite e precedentemente accettate: in quest`ottica l`avversario è il mezzo fondamentale per misurarsi in un comune accordo di osservazione delle regole e di rispetto, confrontandosi in un`ottica costruttiva ed emancipativa,sperimentandosi in maniera critica nel rispetto del fair play: ecco come lo sport permette di sperimentare e rafforzare una moltitudine di competenze trasversali che possono essere utilizzate anche in altri ambiti di vita, prima tra tutte l`imparare a fronteggiare i problemi in maniera efficace.

Alla luce di queste considerazioni lo sport è inteso come un percorso che permette di sperimentarsi,di sbagliare senza la preoccupazione di subire gravi conseguenze, di vivere un contesto teso alla sfida continua ,non solo con l`altro ma con se stessi,in ottica emancipativa.

All’interno del gruppo sportivo i soggetti sperimentano competenze sociali tra cui la tolleranza,il rispetto, la collaborazione e l’interiorizzazione della norma.

Lo sport,da questa prospettiva diventa esperienza,formazione identitaria, strumento veicolatore di cultura e momento di socialità.

In conclusione dunque,sollecitando i soggetti e seguendo il progetto educativo,lo sport permette la sperimentazione libera e l’apprendimento di una serie di risorse cognitive e comportamentali funzionali al processo di crescita, di costruzione e al consolidamento di un immagine personale e sociale del Sè

DIMENSIONI DEL PROGETTO

Il nostro progetto educativo sportivo si concentra su 3 dimensioni

–Dimensione democratica: L’allenatore si impegna a far sviluppare il confronto tra gli atleti,sollecitando cosi la conoscenza di sè attraverso la comprensione dell’altro e la valorizzazione del diverso. Creare un contesto e una atmosfera democratica permette a chiunque di sperimentarsi liberamente prendendo consapevolezza delle proprie capacita e dei propri limiti.

–Dimensione interculturale: L’allenatore si impegna a rendere lo sport uno strumento di valori universalmente condivisibili progettando percorsi di educazione alla pace,alla solidarietà,al rispetto dell’uomo,della vita e delle diversità.

–Dimensione ludica: L’allenatore si impegna a mantenere costantemente presente l’aspetto ludico; esso permette di creare un luogo di gioia,spensieratezza e piacere creando ruoli e relazioni sociali diversi da quelli comuni: la dimensione ludica dello sport permette di vivere stati d’animo quotidiani con maggiore leggerezza (gioia per una vittoria e dolore per una sconfitta). Rivalità,forza,coraggio,vittoria,sconfitta,competizione e collaborazione diventano dunque occasione di una presa di coscienza delle molte facce di sè

Gian Marco Duina

Fonte: ComunicareIlSociale.it

Mi chiamo Gian Marco Duina e gestisco un progetto educativo sportivo chiamato Hopeball. Mi impegno a diffondere i valori di uguaglianza, rispetto e cerco di promuovere emancipazione e autostima attraverso lo sport nelle aree più povere del pianeta. Ora sono in un piccolo villaggio dello Zambia chiamato Manungu e da quando ho portato qui il mio pallone da calcio i ragazzi si sono davvero entusiasmati e mi hanno anche fatto vivere quei valori sportivi che sembravano ormai dimenticati nello sport che siamo abituati a vedere.

Pagina Facebook: Hopeball



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