lunedì 18 gennaio 2010

Oscuramento e manipolazione

Nel Tg3 delle 19 di ieri, abbiamo visto la straziante manifestazione delle madri dei detenuti morti suicidi o ammazzati di botte o sparati in piazza come Carlo Giuliani che chiedono la verità per i loro figli da una giustizia spesso recalcitrante ritardata o insabbiata da resistenze sorde ma forti come abbiamo potuto vedere durante tutta la prima fase della vicenda Cucchi. La manifestazione aveva tanti tratti in comune con quelle della madri della Piazza di Mayo. Lo stesso dolore, la stessa disperazione, la stessa dignità animati da sentimenti di giustizia, umanità e dalla richiesta di vivere in uno Stato di Diritto garante della sicurezza delle persone.
Tutti i giornali di oggi nei quali mi aspettavo resoconti e commenti del corteo di Livorno hanno clamorosamente oscurato la notizia. Non ne parla nessuno. Ho trovato in internet e soltanto in un giornale regionale che accludo uno scarno resoconto dell'evento. Mi domando se l'oscuramento sia opera degli stessi giornalisti che nell'ottobre scorso rivendicarono in Piazza del Popolo libertà per la stampa italiana.

Questo oscuramento, questa violenza alla realtà di una cronaca difficile su una tematica scottante, viene esercitato all'indomani del "suicidio" di sei giovani carcerati e mentre si compie un tentativo di suicidio di un settimo prigioniero.

Non si può ridurre la questione dei suicidi e delle morti in carcere soltanto al sopraffollamento come tende a fare una superficiale analisi della questione. Bisogna mettere mano a modifiche strutturali delle leggi e dei regolamenti a cominciare dall'abolizione degli internamenti e dei manicomi criminali psichiatrici, del 41 bis e dei trattamenti differenziati che sono veri e propri gironi dell'inferno. Nessuno dovrebbe avere la facoltà, in uno Stato di diritto, di tenere "internata" una persona senza una condanna penale. Basta con le condanne senza reato! Inoltre è diventata urgente la istituzione di una Commissione Parlamentare di Inchiesta sullo stato delle carceri per accertare i perchè di un degrado che sembra non conoscere limiti. La Commissione dovrebbe cominciare dall'esame dei metodi con i quali si mantiene la "disciplina" dei carcerati.

Nel 48, oltre sessanta anni fa, una Commissione istituita dal Parlamento italiano fece un buon lavoro. Si potrebbe replicare. Dieci anni fa la proposta fu avanzata dal sen. Manconi ed altri. Non se ne è fatto niente ad onta del peggioramento costante della situazione.

Pietro Ancona

http://www.ekotonos.it/Archivio/situazione_17giugno09.htm
http://mobile.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/83247.pdf

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2 commenti:

giudaballerino ha detto...

E' vergognosa l'indifferenza che c'è su questi temi. Ma la forza e l'energia che hanno madri, sorelle e familiari non sarà spenta facilmente. Ho avuto l'onore di conoscere una delle madri della plaza de Mayo ed è stata un'esperienza fantastica, una voglia di lottare e di non arrendersi che riempie il cuore

Adriano Smaldone ha detto...

la solita politica italiana