Oggi sono venuto a conoscenza che la mia regione, la Campania, è quasi tutta a rischio idrogeologico. Sapevo da tempo che la percentuale era elevata, ma non pensavo affatto che ben l’86 per cento dei comuni Campani è su un territorio a rischio idrogeologico per frane e alluvioni. In pratica quasi tutti i comuni. E' preoccupante questo dato. Pensate che anche il mio piccolo paese, Pietramelara, è in una zona ad altissimo rischio idrogeologico. La piazza principale del mio paese, da settimane, è sprofondata in un punto, dovuto presumibilmente alle infiltrazioni di acqua.
Alla base del rischio idrogeologico ci sono una serie di fattori. Innanzitutto il progressivo abbandono del territorio e il rapido processo di urbanizzazione e cementificazione spesso incontrollato che aumenta la fragilità del territorio. Ovviamente ci sono anche motivi legati alla natura. L'erosione di terre fertili dovuto alla sottrazione per usi industriali e residenziali, oltre ai cambiamenti climatici e l'aumento dell'intensità delle precipitazioni.
Io credo che bisognerebbe abbandonare il concetto di protezione civile intesa come serie di interventi decisi dopo eventi negativi, comunque apprezzabile. Bisognerebbe, invece, effettuare una accurata prevenzione basata sull'organizzazione degli interventi di ordinata manutenzione del territorio. In questo modo sentiremo meno spesso la solita frase 'si poteva evitare' dopo un disastro.
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