lunedì 10 luglio 2017

Perché il Movimento 5 Stelle è contro la proposta di legge sulla propaganda fascista

È in discussione alla Camera il provvedimento presentato dal deputato Pd Emanuele Fiano. Per i deputati M5S, la legge è “sostanzialmente liberticida“


Il 10 luglio è iniziata alla Camera la discussione sulla proposta di legge – a prima firma del deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano – sul reato di propaganda del regime fascista e nazifascista.

La proposta di legge contiene un solo articolo:

“Nel capo II del titolo I del libro secondo del codice penale, dopo l’articolo 293 è aggiunto il seguente:

Art. 293-bis. – (Propaganda del regime fascista e nazifascista). – Chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero delle relative ideologie, anche solo attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne richiama pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.

La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici”.

L’obiettivo è introdurre una nuova fattispecie per punire alcuni comportamenti che non rientrano nella normativa vigente, ossia la cosiddetta Scelba del 1952 e quella Mancino del 1993.

“Sembrano sfuggire alle maglie di queste fattispecie di reato comportamenti talvolta più semplici o estemporanei, come ad esempio può essere il cosiddetto saluto romano che, non essendo volti necessariamente a costituire un’associazione o a perseguire le finalità antidemocratiche proprie del disciolto partito fascista, finiscono per non essere di per sé solo sanzionabili”, si legge nella presentazione della proposta di legge.

Il Movimento 5 Stelle sostiene che il provvedimento in esame sia sostanzialmente liberticida, schierandosi così con il centrodestra e la Lega Nord di Matteo Salvini nelle critiche alla proposta di legge.

Emanuele Fiano ha pubblicato sul suo profilo Facebook una foto in cui si può leggere l’unica traccia della linea del M5S, presente nell’atto parlamentare:



I parlamentari del Movimento avevano già presentato in commissione Affari costituzionali la loro contrarietà al provvedimento, spiegando che la nuova proposta di legge rischia di punire anche “condotte meramente elogiative, o estemporanee che, pure non essendo volte alla riorganizzazione del disciolto partito fascista, siano chiara espressione delle retorica di tale regime o di quello nazionalsocialista tedesco”.

Fonte: The Post Internazionale

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