venerdì 26 agosto 2016

Terremoto: si lavora ancora tra le macerie

Una nuova scossa di magnitudo 4.8 ha causato altri crolli ad Amatrice, il governo ha stanziato un primo fondo da 50 milioni, i morti sono almeno 267: tutte le notizie

Poliziotti davanti alle macerie ad Amatrice (Carl Court/Getty Images)

Oggi ad Amatrice e nelle altre zone interessate dal terremoto di magnitudo 6 di mercoledì 24 agosto si è continuato a lavorare tra le macerie, per sgomberare le vie di accesso agli edifici danneggiati, mettere in sicurezza alcuni palazzi e per cercare ancora eventuali persone rimaste tra i detriti dei crolli. Nel suo ultimo bilancio provvisorio la Protezione Civile ha annunciato che le persone morte a causa del terremoto sono almeno 267, ma le stime potrebbero cambiare ancora nelle prossime ore. Le persone ferite, in parte già curate e dimesse dagli ospedali, sono state quasi 400.

Alle 6:28 di questa mattina ad Amatrice c’è stata una nuova scossa di terremoto di magnitudo 4.8, che ha causato ulteriori crolli in uno dei comuni già danneggiati più seriamente dal sisma di mercoledì. Non ci sono stati feriti tra i vigili del fuoco e gli altri soccorritori che da più di due giorni lavorano tra le macerie per cercare persone e mettere in sicurezza la zona.

Ieri, intanto, il Consiglio dei ministri ha assicurato risorse economiche e assistenza alle zone terremotate: è stato stanziato un primo fondo di 50 milioni di euro ed è previsto un piano per l’emergenza e la gestione delle centinaia di sfollati, che hanno passato la loro seconda notte nei campi di accoglienza allestiti dalla Protezione Civile. Il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti ha parlato ieri dopo una giunta straordinaria dedicata al terremoto: la decisione più importante che è stata presa è lo stanziamento di 5 milioni di euro per la gestione dell’emergenza «e per le esigenze che si potrebbero presentare nelle prossime ore».

La Protezione Civile ha detto che circa 2.100 sfollati hanno trascorso la notte nei campi allestiti con tende, e che la capienza massima è intorno ai 3.500 posti, quindi non dovrebbero esserci problemi di sovraffollamento. Sono inoltre in corso l’organizzazione di sistemazioni alternative non in tenda per parte della popolazione. Nel complesso nelle Marche sono stati messi a disposizione degli sfollati 900 posti letto, tra tende approntate dalla Protezione Civile e altre sistemazioni. In Umbria sono ospitate 719 persone, concentrate per oltre la metà nella zona di Norcia.

Domani, sabato 27 agosto, sarà giornata di lutto nazionale. Alle 11.30 ad Ascoli Piceno si svolgeranno anche i primi funerali delle persone morte nel terremoto. Alla cerimonia prenderà parte il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che andrà anche ad Amatrice e nelle zone colpite. La messa verrà celebrata dal vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole e si svolgerà nel palazzetto dello sport. Ai funerali sarà presente anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Fonte: Il Post

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