sabato 11 giugno 2016

Almeno sette civili sono rimasti uccisi nei bombardamenti su Bengasi, in Libia

I colpi di mortaio hanno colpito dei quartieri residenziali vicini al fronte cittadino, dove si scontrano le forze del generale Haftar e militanti islamisti

La città di Bengasi è terreno di pesanti scontri tra le forze filogovernative e i miliziani islamisti. Credit: Esam Al-Fetori

Almeno sette civili sono rimasti uccisi e otto feriti in seguito a bombardamenti su Bengasi, nell’est della Libia, ha riferito una fonte medica sabato 11 giugno 2016.

I colpi di mortaio hanno colpito i quartieri residenziali più vicini al fronte durante le giornate di giovedì e venerdì. Alcune zone di Bengasi sono state teatro di pesanti combattimenti nel corso degli ultimi due anni.

Le forze fedeli al comandante militare Khalifa Haftar hanno lanciato una campagna contro i militanti islamisti e altri oppositori nel 2014. Haftar ha guadagnato notevolmente terreno ma i combattimenti ai margini della città proseguono.

Un portavoce delle forze speciali, Fadel al-Hassi, ha riferito che i colpi di mortaio dei giorni scorsi provenivano dai distretti di Sabri e Souq al-Hut nel nord di Bengasi, dove si concentrano gli oppositori di Haftar.

All’inizio di questa settimana entrambi i quartieri sono stati colpiti dall’aeronautica, mentre almeno sei uomini appartenenti alle forze di Haftar sono morti durante gli scontri sul terreno.

La Libia è preda di una guerra civile sin dall’inizio della rivoluzione che ha portato alla caduta di Gheddafi cinque anni fa.

Un governo di unità nazionale sostenuto dalle Nazioni Unite ha rimpiazzato i due governi rivali di Tobruk e Tripoli, ma fatica ancora a stabilire il controllo sul paese e sulle molte milizie armate.

Fonte: The Post Internazionale

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