mercoledì 18 maggio 2016

Primarie in Kentucky e Oregon vinte da Clinton e Sanders, ma la lotta per la nomination è ormai finita


Nelle primarie in Kentucky e Oregon i due candidati democratici si scambiano successi risicati, mentre Donald Trump non sfonda in Oregon

Primarie Kentucky Oregon

Le primarie in Kentucky e Oregon sono state vinte rispettivamente da Hillary Clinton e Bernie Sanders. I due candidati democratici hanno ottenuto successi piuttosto contenuti, dividendosi in modo simile i delegati distribuiti in questi due Stati. La lotta per la nomination appare ormai conclusa, vista l’impossibilità matematica per Bernie Sanders di conquistare il primato tra i delegati elettivi. Nelle primarie in Oregon Donald Trump ha vinto nettamente, ma nonostante la sospensione della campagna dei suoi avversari l’ormai certa nomination repubblicana non ha superato le percentuali ottenute quando c’era competizione. 

PRIMARIE KENTUCKY VITTORIA DI HILLARY CLINTON

Hillary Clinton ha vinto le primarie in Kentucky. Un successo estremamente risicato, con un valore puramente simbolico ormai. La pressochè certa nomination democratica è riuscita a fermare l’emorragia di sconfitte iniziata dopo i suoi trionfi in Pennsylvania e Maryland, primarie che avevano reso irraggiungibile il suo vantaggio nel calcolo dei delegati elettivi. Le sconfitte in Indiana e West Virginia, favorite dallo stop agli investimenti pubblicitari della sua campagna per dirottare le risorse verso la sfida a Donald Trump, avevano evidenziato quanto la candidata democratica sia ancora lontana dall’aver riconquistato i tanti elettori di Bernie Sanders.

PRIMARIE KENTUCKY LA TENUTA DI BERNIE SANDERS

In Kentucky, Stato dell’Appalachia, area meridionale e prevalentemente rurale una volta dominata da Bill Clinton, l’ex Segretaria di Stato è arrivata prima superando il suo avversario di solo mezzo punto percentuale. Hillary Clinton ha vinto grazie ai suoi successi nelle zone più popolose del Kentucky, mentre Bernie Sanders ha ottenuto i suoi successi più netti nelle aree rurali e a minor densità abitativa, dove vivono quasi esclusivamente bianchi. Il successo così risicato potrebbe portare a un riconteggio dei voti per determinare il vincitore, anche se dal punto di vista dei delegati elettivi nulla o quasi cambierà. Hillary Clinton e Bernie Sanders hanno conquistato entrambi lo stesso numero di delegati.

PRIMARIE OREGON SUCCESSO DI BERNIE SANDERS

Nelle primarie in Oregon Bernie Sanders ha ottenuto una successa più netta rispetto a quella di Hillary Clinton in Kentucky, anche se i circa 8 punti di vantaggio determineranno un guadagno ridotto in termini di delegati elettivi. Secondo i primi calcoli il senatore del Vermont avrebbe ottenuto 4 delegati in più della sua avversaria, un guadagno sostanzialmente nullo se si considera un ritardo poco inferiore ai 300. La lotta per la nomination può ormai considerarsi sostanzialmente conclusa, visto che per avere un vantaggio tra i delegati elettivi Bernie Sanders dovrebbe vincere le rimanenti elezioni con margini tra il 70 e l’80%. La competizione tra i rappresentanti delle due campagne rimane molto accesa, come dimostrano anche gli scontri al congresso dei Democratici in Nevada che ha suscitato diverse polemiche sui media americani.

PRIMARIE OREGON VITTORIA DI DONALD TRUMP

Donald Trump non ha trionfato nelle primarie in Oregon. Il candidato repubblicano ha conquistato circa il 67% dei voti, mentre Ted Cruz e John Kasich hanno ottenuto entrambi poco meno del 17%. Il senatore del Texas e il governatore dell’Ohio hanno però sospeso la loro campagna presidenziale da due settimane, dopo la trionfale vittoria di Trump in Indiana. Il risultato dell’ormai certo candidato repubblicano alle presidenziali non è esaltante, visto la corsa senza avversari, ed evidenzia ancora una volta come sia Donald Trump che Hillary Clinton scontino una marcata freddezza in una vasta parte della loro base elettorale. La fine delle primarie, che avverrà a inizio giugno, e l’inizio della campagna presidenziale dovrebbero comunque compattare l’elettorato, come quasi sempre capita nelle elezioni Usa.

(Photocredit copertina: John Sommers II/Getty Images)

Fonte: Giornalettismo

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