(ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)
La richiesta della procura deriva a sua volta dalla condanna per truffa ai danni dello stato ricevuta dal fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, dall’ex tesoriere del partito, Francesco Belsito, da tre dipendenti del partito e due imprenditori. Il procedimento riguardava i rimborsi elettorali ricevuti dalla Lega – che allora si chiamava Lega Nord – tra il 2008 e il 2010, che erano stati utilizzati invece per spese personali.
Il Tribunale del Riesame aveva già respinto una volta la richiesta di sequestro della procura, che in risposta aveva fatto ricorso. All’inizio di luglio la Cassazione aveva annullato con rinvio la sentenza, obbligando il Tribunale a tornare sul caso caso tenendo conto delle sue osservazioni (sostanzialmente, la Cassazione ha detto che è legittimo sequestrare tutti i futuri proventi della Lega).
Ora bisognerà capire, dai dettagli della sentenza, come la procura potrà procedere al sequestro: se per esempio potrà sequestrare il denaro anche delle organizzazioni territoriali e delle fondazioni e associazioni affiliate al partito. Secondo l’Espresso, il Tribunale avrebbe dato un’autorizzazione molto estensiva alla procura: «La sentenza della Cassazione e la conferma di oggi del tribunale del Riesame di Genova danno la possibilità di aggredire anche questo denaro». A questo punto non è ancora chiaro se un eventuale ricorso alla Cassazione da parte degli avvocati della Lega potrebbe bloccare i sequestri. Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e dirigente della Lega, aveva detto pochi giorni fa che la sentenza del riesame avrebbe portato alla “fine” della Lega.
Fonte: Il Post
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