Un momento della riunione dei deputati di Forza Italia per l'elezione del nuovo capogruppo. (ANSA/GIUSEPPE LAMI)
Martedì i gruppi politici che si sono formati nel nuovo Parlamento – cioè, almeno per ora, i partiti che sono stati eletti lo scorso 4 marzo – hanno eletto i propri capigruppo alla Camera e al Senato. Sono le persone che, oltre a essere i rappresentanti dei gruppi, incontreranno il presidente della Repubblica durante le consultazioni, insieme eventualmente ai leader dei partiti. L’elezione dei capigruppo, nella maggior parte dei casi, è avvenuta per acclamazione durante le assemblee dei gruppi parlamentari, che si sono costituiti ufficialmente proprio oggi.
Il Movimento 5 Stelle, il partito che ha ottenuto più voti alle ultime elezioni, ha nominato Giulia Grillo alla Camera e Danilo Toninelli al Senato, come era stato annunciato qualche giorno fa. Il Partito Democratico ha invece eletto alla Camera l’ex ministro dei Trasporti Graziano Delrio, mentre al Senato verrà con ogni probabilità eletto Andrea Marcucci: il suo nome è stato proposto dal vice segretario Maurizio Martina ma deve ancora essere confermato dall’assemblea. Secondo quanto scrivono i giornali, Renzi voleva eleggere Marcucci e Lorenzo Guerini, considerati parlamentari a lui molto fedeli. Una parte del partito voleva però un qualche tipo di rottura con il PD “renziano”, dopo la sconfitta alle elezioni: sarebbe quindi stato trovato il compromesso di Delrio, considerato comunque vicino a Renzi ma indipendente e un po’ più critico, soprattutto recentemente.
Per quanto riguarda il centrodestra, Forza Italia ha nominato l’ex ministra dell’Istruzione Mariastella Gelmini come capogruppo alla Camera, e Anna Maria Bernini – brevemente candidata alla presidenza del Senato – come capogruppo al Senato. Alla Camera la Lega ha nominato Giancarlo Giorgetti e Fratelli d’Italia Fabio Rampelli, mentre non sono state ancora comunicate le nomine per il Senato.
Liberi e Uguali, che ha superato di poco la soglia alle elezioni, non può per ora costituire dei gruppi autonomi, visto che ha 14 deputati e 4 senatori, e il minimo è rispettivamente 20 e 10. Ha detto però che chiederà una deroga, concessa in passato anche a partiti con meno rappresentanti. Per ora i suoi parlamentari sono iscritti al Gruppo misto, insieme a quelli di Noi con l’Italia, ai fuoriusciti del M5S, alle minoranze linguistiche, a +Europa e a Civica popolare. Oggi i gruppi parlamentari hanno discusso anche delle altre cariche che compongono gli uffici di presidenza di ciascuna camera: vicepresidenti, questori e segretari. Saranno spartiti tra i vari partiti, ed eletti formalmente domani dalle Camere riunite.
Fonte: Il Post
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