mercoledì 10 dicembre 2014

Riflessioni sullo scandalo "Mafia capitale"


Di Salvatore Santoru

Nei vari talk show politici in questi giorni si sta parlando molto del "recente" scandalo che ha colpito Roma, e che ha visto coinvolti diversi personaggi legati alla mafia, al terrorismo degli anni 70 e a diverse fazioni politiche.

Nello scandalo sono stati coinvolti personaggi legati alla 'ndrangheta, al terrorismo di estrema destra e sinistra, alle coop rosse, al mondo del calcio e dello spettacolo e legati sia ad ambienti di destra che di sinistra.

Le figure più rilevanti sono quelle di Massimo Carminati, un passato nei NAR e nella Banda della Magliana, e Salvatore Buzzi, già graziato da Scalfaro nel 94 per omicidio colposo, e noto per essere il fondatore e gestore della nota Cooperativa 29 Giugno.

Tale vicenda dimostra come non mai che il livello di corruzione e malaffare serpeggia come non mai nei vertici e non della politica "che conta", e ovviamente la sua trasversalità.

Difatti, nonostante c'è chi punta il dito a destra o a sinistra, in tale vicenda, così come in tante altre, si è avuta la dimostrazione che quando si tratta di denaro sporco destra o sinistra contano assai poco, tanto che un criminale legato ad ambienti eversivi del panorama "neofascista" e un' "antifascista" legato ad ambienti di sinistra radicale e non, si trovavano "casualmente" a braccetto nel fare affari illeciti.

La vicenda rappresenta solo la punta dell'iceberg di una politica, e di una società sempre di più colpite da un sistema fondato sulla corruzione e l'affarismo, che si dovrebbe al più presto eliminare al più presto, se si vuole rinnovare la società e la politica del paese.

Fonte: Informazione Consapevole

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