martedì 7 ottobre 2014

L'istituto zooprofilattico sbugiarda Report: analisi su più pizze, nessun rischio


Non sono fuori norma le sostanze contenute nella pizza napoletana. Lo riferisce l’agenzia Ansa, secondo cui l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno ha esaminato tre pizze e, dalle analisi effettuate nei laboratori di Portici, la quantità di benzoapirene rilevata è ”inferiore a 0,5 nanogrammi per grammo”, a fronte dell’1,51 indicato ieri dalla trasmissione Report.

”Hanno analizzato soltanto la parte bruciata sotto la pizza. Considerando l’intero prodotto i risultati sono quelli ottenuti nei nostri laboratori”.

Insomma chiaro cosa ha fatto Report? Il solito maledetto Sputtanapoli. Per fortuna più si va avanti e piu’ si reagisce. E anche stavolta Napoli e i napoletani sono scesi in campo sui social (e anche nella realtà vista le decisione dell’Istituto zooprofilattico di ripetere gli esami) per difendere un proprio prodotto tipico che non conosce – ne conoscerà – crisi.

Fonte: identità insorgenti

Link: Non bruciamoci la pizza (puntata sulla pizza tratta da 'Report')

'Report' che denigra un prodotto simbolo come la pizza napoletana mi ha sorpreso. Eppure lo consideravo un programma di informazione seria. Mangio la pizza da quando sono nato, almeno tre volte a settimana, e non sono ancora morto di tumore. Perchè continuare a fare disinformazione sul nostro territorio? Perchè continuare ad alimentare allarmi ingiustificati? Tutto ciò è grave. Oltre che triste.

Leggi anche: Pizza cancerogena? L'ironia corre sul web (da Napoli Repubblica)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente qualcuno che fa informazione seria. Evviva la pizza!

Anonimo ha detto...

Non scordiamoci mai che "Report" è un prodotto della Rai. Illudersi che sia una rimanenza della Rai seria degli anni tra il '54 e il '74 è, anche per l'età della Gabanelli e dei suoi principali collaboratori, una illusione.
I cittadini onesti desiderano così tanto un pò di pulizia e di onestà nel monoscopio tv che si lasciano spesso prendere dall'entusiasmo verso una trasmissione che ha preso numerose cantonate oppure, anche dove poteva agire in profondità, ha costruità un'ora di programma su pochi e risaputi elementi.
Ci sono state anche puntate buone, alcune ottime, ma, alla fine, illudersi che anche Gabanelli & Co non cerchino l'audience e i vantaggi derivati dagli inserimenti pubblicitari è, nel contesto corrotto e svilito della televisione italiana, un'altra pia illusione.
Chi si ricorda il programma che "denunciava" i baristi che dimenticava di pulire i filtri sa di cosa stiamo parlando. Questa trasmissione sulla pizza è stata allestita più che altro per due motivi : 1) dimostrare che "Report" non si arrende di fronte a niente, nemmeno i miti gastronomici internazionali; 2)creare un caso che facesse ascolto e aumentasse le rendite pubblicitarie per il prosieguo della stagione.
Ma non ci sono riusciti perchè gli italiani sanno benissimo come viene cotta la pizza, sanno distinguere tra una pizza surgelata e una pizza cotta a legna, semmai sono tutti un pò arrabbiati perchè il prezzo della pizza nelle pizzerie è cresciuto un pò troppo.
Se fossi stato nella Gabanelli sarei andata in certi ristoranti del centro di Roma, dove gli elitaristi della tv si ritrovano con quelli della politica e della finanza, in cui la classica "pizza bianca" che viene servita come antipasto è dichiaratamente surgelata. Ma, in quei posti, non si può dire.
E che dire delle gelaterie "artigiane" che si chiamano così solo perchè fanno il gelato aggiungendo a prodotti pre-preparati un pò di latte annacquato e uova surgelate in Cina ?

Patrizia ha detto...

Pensare che uno professore come Del Toma aveva detto in una mia intervista qualche anno fa che invece fa proprio bene. Ha tutti gli elementi della dieta mediterranea.