giovedì 5 dicembre 2013

La Corte Costituzionale boccia il Porcellum. Ecco la nota

"La Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l'assegnazione di un premio di maggioranza (sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica) alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. La Corte ha altresì dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali 'bloccate', nella parte in cui non consentono all'elettore di esprimere una preferenza".

"Resta fermo - precisa comunque la Consulta - che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali".

Le motivazioni vere e proprie del pronunciamento della Corte "saranno rese note con la pubblicazione della sentenza, che avrà luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici".


Breve storia del Porcellum

La legge n. 270 del 21 dicembre 2005 è la legge che ha modificato il sistema elettorale italiano. È stata formulata principalmente dall'allora Ministro per le Riforme Roberto Calderoli, che la definì «una porcata». Per questo venne definita Porcellum. La norma sostituì le precedenti leggi numeri 276 e 277 del 1993 (cosiddetto Mattarellum), introducendo un sistema radicalmente differente. Il 4 dicembre 2013 la Corte Costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità della legge in riferimento al premio di maggioranza assegnato e all'impossibilità per l'elettore di fornire una preferenza.

Per approfondire: Porcellum (da Wikipedia)

Nessun commento: