venerdì 27 dicembre 2013

I Forconi e la rivoluzione "morbida" dalla Casta

Nessuna rivoluzione, almeno per il momento. I tanto temuti Forconi si sono dissolti come neve al sole. Quel sentimento di protesta collettiva ha dovuto fare i conti con capi-popolo improvvisati, subito sottoposti alla gogna mediatica, e con un Movimento spaccatosi proprio nel momento decisivo in cui la protesta stava per giungere alla capitale.

La Casta invece, sentendosi minacciata, si è compattata: politici, sindacati, giornalisti e media in generale hanno fatto fronte comune. Sono stati sufficienti alcuni editoriali con richiami spropositati alla deriva fascista e una legge che forse in futuro ridurrà i finanziamenti pubblici ai partiti, posta come specchietto per le allodole, a cura dei nostri politici.

Gli italiani, intesi come popolo, denotano evidenti difficoltà di coesione. Essi si limitano a contestazioni di settore isolate: ognuno per sé e Dio per tutti insomma. Tuttavia, mentre stava prendendo corpo una protesta di massa, ecco i soliti facinorosi infiltrati che riescono a trasformare un'iniziativa pacifica e legittima in pericolosa guerriglia urbana. Un vero autogol insomma: abbiamo dato ragione a coloro che avvertivano sui rischi di un’escalation violenta.

Forse ancora non siamo giunti al punto di non ritorno, oppure il popolo si è lasciato ingannare per l'ennesima volta dalle promesse di ripresa per il 2014; devolute gratuitamente dal nostro premier, Enrico Letta. Il simpatico Renzi ha fatto la sua parte con i suoi proclami populisti alla "rottamazione". Il gioco è fatto: un'altra tenue flebo di fiducia, sufficiente affinché la Casta superi indenne almeno le festività natalizie.

Eppure basterebbe poco per mettere alla porta l'intero "sistema": non serve una rivoluzione francese, non c'è una Bastiglia da liberare, c'è solo una Nazione che vuole riappropriarsi di sogni e speranze per il futuro. Basterebbe che qualche milione d'italiani si riunisse davanti a Montecitorio, pacificamente ma in maniera costante (modello Gandhi), fin quando la Casta non prendesse atto di essere stata ufficialmente licenziata per ordine del popolo sovrano.

Fonte: AgoraVox Italia

1 commento:

barbaranotav ha detto...

tutti felici quindi perché la democrazia è salva dal presunto golpe allora.
Viva la troika quindi?
NOn si sono dissolti affatto, i presidi vanno avanti ma vedo che tanta controinformazione gioisce che il potere sia ancora ben saldo nelle mani dell'1%