lunedì 2 luglio 2012

Troppo forti per noi. Grazie lo stesso ragazzi


Il sogno di riconquistare l'Europeo dopo 44 anni di distanza si è infranto ieri sera contro il muro rosso. La Spagna è campione d'Europa per la terza volta nella sua storia.

SQUADRA DA LEGGENDA - A questo dobbiamo aggiungere i 3 trofei consecutivi vinti in 4 anni dalle furie rosse. Numeri impressionanti. Nessuna nazionale in precedenza aveva mai raggiunto questi risultati. Una squadra già entrata nella storia del calcio. La Spagna è troppo forte. Giù il cappello.
LA PARTITA - L'Italia non è entrata praticamente mai in partita. E la lezione di calcio spagnola non è tardata ad arrivare. Il 4-0 è umiliante e pesante. La nazionale è arrivata a questo appuntamento scarica non tanto mentalmente ma fisicamente. Pochissimi giorni per recuperare la forma e diversi giocatori (come De Rossi, Marchisio, Abate e Chiellini) non al meglio della condizione. L'approccio alla gara è stato da dimenticare. I primi due gol spagnoli nascono da gravi disattenzioni difensive di Abate e Chiellini. Il centrocampo spagnolo soffoca subito le geometrie di Pirlo e il dinamismo di De Rossi è l'Italia scompare subito. Nella ripresa la musica non cambia. La Spagna non si ferma col suo estenuante possesso palla e finisce con lo stordirci. Iniesta e Xavi dettano legge calcistica lì in mezzo. Ci si mette anche l'infortunio record di Thiago Motta. Italia in 10. Entra e segna Torres. La partita va praticamente in archivio. E il quarto gol di Mata serve solo per arrotondare un risultato già pesante.
PRANDELLI - Si è data la colpa per questo tonfo ad alcune scelte tattiche di Prandelli nella formazione iniziale. 'Ci voleva qualcuno più fresco' è la frase che più si legge e si sente in queste ore. Forse un Nocerino o un Diamanti avrebbero fatto comodo. Forse un Giovinco o un Di Natale dall'inizio o buttato prima nella mischia anche. E la scelta di far entrare Thiago Motta (anche lui scarico) che si è presto infortunato ci ha tagliato le gambe, visto che i cambi erano esauriti. Tutti questi motivi potrebbero essere degli alibi. E Prandelli lo sa. Chissà se stanotte ci avrà ripensato...
ORGOGLIO, RICORDI ED APPLAUSI - Obiettivamente però, al di là delle scelte discutibili del tecnico e delle batterie scariche, la Spagna è stata superiore. Dobbiamo essere comunque orgogliosi di questa Italia che ha disputato un Europeo in crescendo ed è arrivata fino all'epilogo finale. Di questo torneo ci porteremo dentro la prova convincente nel girone contro la stessa Spagna, le magie di Pirlo, i rigori con l'Inghilterra e le due bombe di Balotelli agli odiati tedeschi. Se ci pensiamo, non è poco. L'Italia si è dovuta inchinare solo alla squadra più forte del mondo. Frase banale, retorica, persino fastidiosa. Ma è la realtà dei fatti. Complimenti alla Spagna. E un applauso all'Italia, se lo merita. Grazie lo stesso ragazzi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Beh, credo che dopotutto le Furie Rosse si siano meritate questa vittoria... comunque presto l'epoca del dominio spagnolo finirà... a me sembrano sempre mostruosi, certo, ma sono in calo vertiginoso... la squadra che ha giocato il miglior Europeo è stata di sicuro l'Italia!!!