sabato 6 febbraio 2016

Giulio Regeni e la bufala dell’agente segreto


Smentita secca dai servizi di intelligence: «Stupiti e costernati, falsità inqualificabili: smentiamo categoricamente»

Era circolata sulla rete la notizia: Giulio Regeni, il giornalista e ricercatore italiano trovato morto in Egitto e che probabilmente è stato torturato dai suoi aguzzini, sarebbe stato un agente segreto, uno 007 sotto copertura, un membro dell’intelligence dell’Agenzia Italiana di Sicurezza Esterna che sarebbe stato intercettato dal controspionaggio e dall’antiterrorismo egiziana. Una versione dolorosa che è stata smentita categoricamente dagli stessi servizi di sicurezza egiziani.

GIULIO REGENI E QUELLA BUFALA: «ERA UN AGENTE SEGRETO»

La notizia era stata lanciata in rete dal blog del giornalista Marco Gregoretti.

Giulio Regeni, il ricercatore universitario di 28 anni, scomparso il 25 gennaio e trovato morto in un burrone al Cairo la sera del tre febbraio scorso, era un agente dell’Aise (Agenzia informazione sicurezza esterna), il servizio segreto italiano che si occupa di “minacce provenienti dall’estero”. In pratica l’intelligence che ha preso il posto del vecchio Sismi.

Gregoretti dettaglia addestramento e reclutamento di Regeni.

Regeni era stato arruolato qualche anno fa quando i servizi segreti italiani cominciarono a fare campagna pubblica per arruolare nuovi operatori chiedendo il curriculum. Quello di Regeni, a quanto pare, sarebbe stato in linea con le aspettative: buone conoscenze informatiche e dimestichezza con le lingue straniere, master vari. Era stato inviato in Usa prima e a Londra dopo. Poi, con la scusa della tesi di laurea, da sei mesi si trovava in Egitto

A “fomentare l’opposizione” al presidente egiziano Al Sisi, tanto da far muovere proprio l’antiterrorismo del Cairo che l’avrebbe così “torturato e malmenato”, in modo da inviare all’intelligence italiana un chiaro messaggio: fatevi gli affari vostri. Spy Story avvincente che i servizi segreti italiani, sul Giornale, smentiscono recisamente.

“Stupore e costernazione”. Reagiscono così gli 007 alla notizia su presunti collegamenti tra Giulio Regeni e i servizi di informazione per la sicurezza italiani.Ogni e qualsiasi collegamento di Regeni con l’intelligence italiana è da smentire categoricamente. Sono da rifiutare con determinazione” questo tipo di “inqualificabili falsità e strumentalizzazioni” della tragedia del giovane ricercatore universitario, dicono ancora le fonti degli 007.

Fonte: Giornalettismo

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