L'ombra della criminalità organizzata sulla crisi dei rifiuti a Napoli: la Digos ha convocato ieri in procura il vice sindaco e assessore all’ambiente Tommaso Sodano in qualità di “persona informata dei fatti” per quanto riguarda le intimidazioni che gli operai di una ditta appaltatrice dell’Asia (che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti in città) avrebbero subito mentre rimuovevano la spazzatura dalle strade. Il che rende assai verosimile l’apertura di un’inchiesta sulla vicenda, sulla quale si è espresso anche il sindaco di Napoli, attaccando in un video su youtube «le forze oscure che si mettono e si metteranno sempre di traverso. Stiamo “scassando” equilibri consolidati, ecco spiegati i sabotaggi.
La Giunta ha approvato una delibera rivoluzionaria che prevede la raccolta differenziata porta a porta e il massimo protagonismo dei cittadini. Ma subiamo sabotaggi molto gravi nell’attuazione del nostro piano. Questi sabotaggi li stiamo segnalando alle sedi istituzionali preposte». De Magistris ha incalza anche sui veti che la Lega Nord sta ponendo al Governo che «si è girato dall’altra parte, non varando il decreto per il trasferimento dei rifiuti fuori regione che sarebbe suo dovere varare». Poche ore dopo, nel corso di una conferenza stampa, il primo cittadino napoletano ha lanciato un preciso allarme: «La situazione ambientale e sanitaria è grave, c’è un rischio concreto per la salute dei cittadini. La situazione è resa ancora più difficile - ha affermato - dai roghi che vengono appiccati in concomitanza con la raccolta e che rendono quei rifiuti speciali’. Abbiamo incontrato l’Ordine dei medici e l’Asl di Napoli - ha concluso de Magistris - nei prossimi giorni metteremo su una commissione di sorveglianza sanitaria».
Con il caldo, intanto, e senza che le giacenze possano diminuire, le prospettive non sono affatto buone. Intanto, ad aggravare la situazione un guasto che sta condizionando da qualche ora il funzionamento del termovalorizzatore di Acerra. Del disservizio ha parlato ieri in una conferenza stampa il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano. «Da ieri sera (l’altroieri sera , ndr) - ha detto - a causa di una turbina rotta, è saltato l’impianto di Acerra. Non funziona nessuna linea e sono state bruciate 2mila tonnellate in meno». Ed è passata quasi in sordina una risoluzione che il Consiglio regionale della Campania ha approvato a maggioranza (senza i voti dell’opposizione, che è uscita dall’aula) in cui si chiede l’apertura di una discarica nella città di Napoli.
Soluzione che i Consiglieri ritengono la migliore, spingendo pure per l’individuazione di discariche comprensoriali per la Provincia di Napoli e per l’apertura dell’invaso Macchia Soprana a Salerno. Per il futuro, il ministro dell’Ambiente continua a ritenere necessaria la costruzione dell’inceneritore di Napoli Est. In città continuano i roghi e le proteste da parte della popolazione: il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presso la Prefettura ha attivato un nucleo di pronto intervento costituito da vigili del fuoco e forze dell’ordine. Ma in alcuni casi, come a via Nicotera, dove un gruppo di persone è salito su un cassonetto rovesciato, la polizia non interviene: «Hanno il diritto di protestare, stiamo in democrazia», sostengono i poliziotti.
Blocchi di spazzatura a Forcella e in via Chiaia, dove diversi cassonetti sono stati ribaltati, mente un autobus pieno di turisti, a piazza Nicola Amore, è stato costretto a fare dietrofront per via della spazzatura. I roghi di rifiuti sono concentrati soprattutto a Pozzuoli, Melito, Quarto, Giugliano e Casoria. Un grosso rogo è stato acceso in via Agostino Depretis, a Napoli, dove le fiamme hanno lambito gli edifici. I Verdi col commissario regionale Francesco Emilio Borrelli e il medico Sergio Sorrentino lanciano l’allarme sulle possibili conseguenze di natura sanitaria. Nelle ultime ore, sono circa 18mila le tonnellate di rifiuti sparse tra Napoli e provincia. E l’Asia continua a spruzzare disinfettante per scongiurare possibili epidemie.
Fonte: Terranews
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