venerdì 25 settembre 2009

Prove iniziali di dittatura

Come sappiamo, siamo in tempo di crisi. Il governo però, difronte alla crisi, si limita a rispondere con duri attacchi ai lavoratori, ai precari, agli studenti e ai migranti. Le manovre del governo non solo non hanno mai avuto una finalità sociale ma hanno ridotto diritti già acquisiti e peggiorato il futuro degli studenti e dei lavoratori. Sono tanti gli esempi.

Si va dai tagli alla scuola voluti dalla Gelmini e da Tremonti, che hanno messo in atto il più grande licenziamento di massa della storia della Repubblica. Quest'anno verranno cancellati 43.000 posti. Come se non bastasse siamo l'unico paese che in tempo di crisi sottrare fondi all'istruzione e alla sanità per salvare speculatori e padroni.

Si arriva poi al nuovo pacchetto sicurezza che istituisce il reato di clandestinità, le ronde fasciste ed invita i medici a denunciare i propri pazienti, immigrati, che non siano in regola con le nuove norme.

Si arriva poi agli operai, che sempre più subiscono licenziamenti e casse integrazioni. Il governo garantisce il futuro dei padroni, ma mai quello degli operai. Gli stessi operai che continuamente vengono sfrattati. Gli stessi operai a cui arrivano multe da 10.000 euro per essere scesi in strada per difendere il loro lavoro. Gli stessi operai che vanno la mattina al lavoro e non sanno se ritorneranno a casa perchè il padrone si è intascato tutti i soldi che servivano per la sicurezza dello stabile.

Tutto quello che ho scritto non è una novità, ma manovre dittatoriali di questa portata non si erano mai verificate. L'unico modo per impedire tutto ciò è scendere in piazza uniti. Studenti, operai, precari, immigrati, perchè il futuro di tutti noi è messo in pericolo.

3 commenti:

fabris ha detto...

è un piacere, buon lavoro

Taz ha detto...

Link effettuato... :P

il monticiano ha detto...

Nell'elenco di quelli che devono scendere in piazza uniti è meglio inserirci anche i pensionati.
Io voglio farcela ed esserci.