giovedì 8 settembre 2011

Che vergogna il giro della padania


Non bastava il giro di Lombardia. Qualcuno ha pensato bene di organizzare anche quello della padania. Non condivido affatto questo giro, che mi da l'impressione di essere solo un modo per fare pubblicità alla Lega, attraverso uno sport molto popolare come il ciclismo. L'Italia ha il suo giro e alcune regioni hanno i propri. Sinceramente non vedo il motivo per cui la padania deve averne uno suo, perchè non esiste! Il motivo è fin troppo semplice.

6 commenti:

Marco ha detto...

Io sto dalla parte del ciclismo sempre e comunque. Se i rossi vogliono organizzare la loro corsa, si rimbocchino le maniche: trovino gli sponsor e la propongano all'UCI. Fino ad allora, ce l'ho duro.

Anonimo ha detto...

Marco sarai anche dalla parte del ciclismo ma quello che hai detto non significa niente. Perchè organizzare un giro in una regione che non esiste? E' solo un modo di fare pubblicità ad un partito. Punto e basta

Anonimo ha detto...

Scusate, ma se fanno la Tirreno-Adriatico, perchè non possono fare il giro della Padania?

Anonimo ha detto...

Se dava cosi' fastidio si potevano contestare gli organizzatori al momento della presentazione, ma in ogni caso mai, dico MAI prendersela con gli atleti

Andrea De Luca ha detto...

Anonimo perchè la padania non esiste

Marco ha detto...

Ripeto qui ciò che ho scritto a coloro che hanno commentato sul mio blog:

Ragazzi, se vogliamo metterla sul piano ontologico, pare che il toponimo Padania sia stato usato per la prima volta da Gianni Brera, trent'anni prima delle ampolle con l'acqua del Po, come sinonimo di "pianura padana" . E fu usato pure da Indro Montanelli, tant'è vero che era incluso nel Devoto-Oli. (Fonte: wikipedia)

Il punto qui non è che la Padania non esista. Il punto è: la corsa è stata organizzata dalla Lega, quindi è il Male. Sinceramente, io di questo manicheismo ne ho piene le palle. Come se la sinistra fosse l'esempio della coerenza in tutti i sensi.

Ai concerti del 1° maggio si fa propaganda per la sinistra? Certo che si fa, come è giusto che sia in una manifestazione organizzata da sindacati vicini al centrosinistra. Ma ciò non toglie che al concerto del 1° maggio si possa sentire bella musica.

A voi piacerebbe che in piazza S. Giovanni venissero le truppe destrorse a lanciare uova ai cantanti sul palco? Però è quello che è accaduto ai corridori: che, faccio notare, sono dei professionisti che fanno il loro mestiere. Un mestiere di fatica, che io ammiro moltissimo. E non me ne frega niente se un corridore che ogni anno fa più di 30 mila km in bici poi alle elezioni vota Lega. Lo rispetto sicuramente di più del figlio del notaio che ha ereditato lo studio da papà e che poi, sentendosi in colpa per aver comprato la terza Audi, organizza le feste del Piddì.

La mia è una promessa: se Vendola, Ferrero, Ferrando o qualche altro gerundio organizzerà una corsa di ciclismo, io sarò sulla strada ad applaudire i corridori. Fino ad allora, ce l'avrò duro.